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"Dal buio alla luce": i 30 anni del commissariato di Polizia di Mesagne

Il prefetto Lamberto Giannini, capo della Polizia di Stato, ha presenziato questa mattina all'evento indetto per l'occasione, e insieme al sindaco Antonio Matarrelli ha tagliato il nastro inaugurale della mostra "Dal buio alla luce"

MESAGNE - In un contesto sociale fortemente condizionato da una crisi economica latente, agli inizi degli anni '80 esponenti della criminalità mesagnese del circuito carcerario incontrarono appartenenti alle ndrine calabresi ed operarono quello che si può definire come un salto di qualità nell'ambiente malavitoso. La nuova consorteria mafiosa, nota come Scu, in questo territorio rappresentava un argine alle mire espansionistiche di un altro cartello costituito in Campania dalla nuova camorra organizzata

Il progressivo controllo dei lucrosi affari illeciti, quali il traffico di droga e le estorsioni, rafforzarono il soldalizio criminale salentino. La parte sana della società civile cominciò così a schierarsi e, con il supporto di politici ed amministratori, chiese con forza la maggior presenza dello Stato. In questo modo il 15 marzo del 1992 a Mesagne venne istituito il Commissariato di Polizia distaccato. 

Nella mattinata di oggi, 15 marzo 2022, presso il Castello Normanno-Svevo si è svolto un incontro per celebrare i trent'anni dall'apertura. All'evento hanno partecipato il sindaco Antonio Matarrelli e il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini

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Un percorso, quello di Mesagne, che si è avvalso dell'operato di sindaci promotori di iniziative ed attegiamenti utili per contrastare la criminalità organizzata. Una strada che ha portato sino ad una riqualificazione socio-culturale che è sfociata con la candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2024. A tal proposito, in attesa del verdetto di domani, Matarrelli ha affermato che "comunque vada sarà un successo, un grande obiettivo è già stato raggiunto."

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Buoni auspici sono stati espressi anche dal Prefetto Giannini che, "affascinato dalla bellezza del Castello", ha ricordato l'impegno quotidiano delle forze di polizia per salvaguardare il benessere comune.  Nel corso della medesima iniziativa è stata inaugurata la mostra "Dal buio alla luce", presente sempre nelle sale del Castello, e che espone reperti giornalistici e varie testimonianze riguardanti le tappe che hanno portato all'apertura del Commissariato.

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“La visita del Capo della Polizia Lamberto Giannini, in occasione del trentesimo anniversario del Commissariato di Polizia di Mesagne, ha onorato un territorio che ha saputo riscattarsi dalla morsa della criminalità organizzata e dalla mafia. - Afferma il commissario regionale di Forza Italia Mauro D'Attis - Con la mia partecipazione ho espresso la più sincera gratitudine alle forze dell’ordine, il cui impegno quotidiano concorre a far sentire la presenza dello Stato sul nostro territorio. La stessa gratitudine va rivolta a tutti gli altri uomini e donne dello Stato, a tutti gli amministratori locali di Mesagne che si sono succeduti nel tempo e che hanno contribuito, assieme alla società civile, a cambiare il destino di quel territorio. Hanno contribuito a tutto ciò anche gli operatori dell’informazione: i giornalisti in prima linea che non hanno avuto paura di raccontare la lotta alla criminalità in quegli anni. Per questo ho voluto essere accanto al Questore Ferdinando Rossi e al Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli che, con grande sensibilità per le Istituzioni, hanno organizzato questa importante iniziativa. Oggi, ancora di più, lo Stato si è fatto sentire”.

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