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Emergenza Covid, riattivati i servizi per le fasce più deboli

Il sindaco Matarrelli: "Abbiamo ritenuto di ripristinare il modello adottato durante il trimestre da marzo a maggio"

MESAGNE - Presso l’aula consiliare, il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, l’assessore ai Servizi sociali, Anna Maria Scalera e l’assistente sociale Francesca Praticò hanno illustrato i servizi riattivati dall’Amministrazione comunale per far fronte alla nuova fase dell’emergenza sanitaria. Le iniziative di sostegno alla comunità cittadina saranno gestite nell’ambito di un raccordo tra gli uffici comunali, le associazioni di Protezione Civile e quelle del volontariato locale, a partire da lunedì 23 novembre e per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.

“Alla luce dell’aumento del numero dei contagi sul territorio cittadino, abbiamo ritenuto di ripristinare il modello adottato durante il trimestre da marzo a maggio, riattivando le collaborazioni a tutela delle fasce più fragili della popolazione”, ha spiegato il primo cittadino.

Considerata la funzione assunta nella prima fase emergenziale, sono stati riattivati: i servizi domiciliari per l’approvvigionamento alimentare e di beni primari, a cura dell’associazione di protezione civile “Ser”; di farmaci su prescrizione medica e accompagnamento presso i presidi sanitari, gestiti dall’associazione di protezione civile “Croce Amica”. L’aiuto potrà essere richiesto da coloro che non possono o non devono allontanarsi dal proprio domicilio: persone anziane e disabili prive di riferimenti parentali; in quarantena. La Caritas vicariale, con sede presso la “Casa di Zaccheo”, garantirà la preparazione e distribuzione di pasti giornalieri in regime di asporto a persone indigenti, prevedendo la consegna a domicilio per i soggetti in situazione di quarantena o accertata fragilità. L’associazione “Auser” provvederà ogni lunedì, dalle 15 alle 18, a consegnare presso la propria sede, a persone e famiglie in condizioni di disagio economico, pacchi alimentari che - all’occorrenza - potranno essere consegnati anche a domicilio. 

“L’incremento degli interventi assistenziali richiede anche la riattivazione della raccolta fondi cittadini. Chi donerà potrà farlo con la certezza che le risorse saranno destinate ai concittadini in maggiori difficoltà”, ha concluso l’assessore Scalera. Le donazioni potranno essere effettuate utilizzando l’Iban della Caritas - IT27P0760115900001029179791, Poste Italiane. E’ preferibile effettuare l’operazione scegliendo la modalità telematica. Al momento dell’accredito occorrerà riportare la causale “Raccolta fondi pro-emergenza Covid-19” da intestare a “Parrocchia Mater Domini Caritas”.

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