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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Metodo Montessori in due scuole di Brindisi: presentato il progetto

Da settembre le scuole di via Ofanto-via Sele e via Cappuccini (Pizzigoni) avranno una classe ciascuna

BRINDISI - Nella mattinata di oggi, mercoledì 24 luglio, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Brindisi, Isabella Lettori ha presentato l’istituzione di due classi della scuola per l’infanzia in cui sarà applicato il metodo Montessori a partire da settembre. La giunta comunale ha infatti approvato il contributo richiesto dall’Istituto comprensivo Centro I e Cappuccini per allestire l’aula ed acquistare il materiale didattico per ampliare l’offerta formativa.

Da settembre le scuole di via Ofanto-via Sele e via Cappuccini (Pizzigoni) avranno una classe ciascuna. Oltre all’assessore Lettori, hanno partecipato le due dirigenti scolastiche Clara Bianco e Rosetta Carlino. Si tratta delle prime classi nell’intera provincia di Brindisi. Ad oggi il metodo è applicato sono nelle scuole di Lecce e Bari.

“Riteniamo fondamentale - spiega Lettori - questo valore aggiunto nell’offerta formativa. Le famiglie lo hanno chiesto come metodo alternativo e queste due scuole hanno risposto alla richiesta avviando il percorso per ottenere le necessarie autorizzazioni. L’amministrazione ha dato il suo contributo perché crede alla validità pedagogica, ben riconosciuta, del metodo montessoriano”.

"Il Metodo Montessori è una disciplina il cui obiettivo è dare libertà al bambino di manifestare la sua spontaneità. Secondo Maria Montessori la vera salute, fisica e mentale, è il risultato della “liberazione dell’anima” . In questo percorso di liberalizzazione del bambino, l’adulto deve intervenire solo per aiutarlo a conquistarla. Ricreare ambienti familiari “su misura“, fornire oggetti pedagogici appositamente studiati, favorisce lo sviluppo intellettuale del bambino. Una attenta osservazione del suo comportamento, senza interferire, gli permetterà di imparare e di autocorreggersi", si legge su "www.metodomontessori.it".

"L’adulto deve essere un “angelo custode” e lasciare il bimbo di esprimersi. Ricreare ambienti che possano aiutarlo ad interfacciarsi con la vita di tutti i giorni e fornire oggetti pedagogici pensati ad hoc, aumenta lo sviluppo intellettuale del bambino. Non interferire permetterà al bimbo di autocorreggersi e pensare a soluzioni per risolvere eventuali ostacoli".

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