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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità San Pietro Vernotico

Movida molesta e feste su suolo pubblico senza autorizzazione: scatta l'ordinanza

Il sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo ha disposto “Limiti orari manifestazioni ed attività intrattenimento, nonché emissioni sonore e vendita alcolici e superalcolici dal 27.5.2022 al 20.06.2022”

SAN PIETRO VERNOTICO - Parte da decine e decine di segnalazioni di cittadini e dalle disposizione del prefetto di Brindisi, ma anche da situazioni di movida molesta, l’ordinanza n°12 del 27 maggio scorso emessa dal sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo, che dispone “Limiti orari manifestazioni ed attività intrattenimento, nonché emissioni sonore e vendita alcolici e superalcolici dal 27.5.2022 al 20.06.2022”.

I divieti

Per meno di un mese (salvo ulteriori provvedimenti), quindi, è vietato per i titolari e gestori di attività di somministrazione di alimenti e bevande di vendere alcolici e superalcolici anche all’interno dei locali. Agli esercizi di vicinato gli esercizi di vicinato è vietato vendere alcolici e superalcolici dopo le ore 20,30 e di utilizzare gli spazi pubblici adiacenti alle attività per consentire la consumazione in loco degli alcolici e superalcolici venduti durante tutto l’arco della giornata. 

“E’ vietata l’emissione di musica anche all’interno dei locali dopo le ore 23,59 nei giorni dalla domenica al giovedì compreso, nel mentre nelle giornate di venerdì e sabato è consentita la musica all’interno dei locali sino alle ore 00,59 del mattino successivo rispettivamente di sabato e domenica, purchè ciò avvenga nel rispetto dei limiti di cui all’art. 6 comma 1 del dpcm 1.3.91 e dei principi di normale tollerabilità, qualora naturalmente i locali risultino adeguatamente insonorizzati ed idonei rispetto agli obblighi di legge in materia di emissioni acustiche, e dei provvedimenti emanati dalla Autorità competenti in materia”. 

Inoltre “Qualsivoglia attività di intrattenimento o di pubblico spettacolo deve essere autorizzata in via preventiva, e se prevede musica od altre emissioni sonore, il richiedente, come per legge, deve depositare, in fase di richiesta di autorizzazione, la documentazione di previsione impatto acustico di cui all’art. 8 L.447/95”

“Qualora i gestori od altri soggetti legittimati richiedano autorizzazione allo svolgimento di attività di intrattenimento o di pubblico spettacolo, gli uffici potranno rilasciare autorizzazione, sussistendone i requisiti di legge, tenendo conto dei limiti orari e di quanto disposto nel presente atto che deve essere richiamato nel provvedimento autorizzativo; qualora la richiesta di autorizzazione preveda lo svolgimento ed il termine della attività di intrattenimento o pubblico spettacolo in giorni od orari non compatibili con quanto previsto nel presente atto, si valuterà ogni richiesta di deroga, all’esito dell’esame della documentazione da depositarsi 5 gg. prima dell’evento (salvo motivata e documentata giustificazione del ritardato inoltro della istanza), sia essa in relazione ai giorni della settimana in cui l’evento deve svolgersi, che agli orari entro cui interrompere le attività musicali e di intrattenimento e sarà adottato specifico atto di deroga”. 

I fatti di venerdì 20 maggio

Un’ordinanza che ha suscitato polemiche sui Social e malcontento tra i giovani, ma che purtroppo si è resa necessaria alla luce di alcuni fatti avvenuti nella notte tra venerdì e sabato 21 maggio, nel centro storico, quando persone in preda ai fumi dell’alcol hanno danneggiato pluviali e disturbato la quiete pubblica per tutta la notte. Polizia locale e carabinieri si sono messi a lavoro subito dopo i fatti per ricostruire la vicenda e cercare di regolarizzare, insieme all’amministrazione, una situazione diventata pesante e pericolosa. 

I giovani hanno il diritto di divertirsi, ma anche di ubriacarsi e fare baldoria disturbando chi invece deve dormire perché il giorno dopo deve andare a lavorare? E soprattutto hanno il diritto di sporcare i luoghi pubblici, e danneggiare gli arredi urbani?

Le forze dell’ordine hanno ascoltato cittadini, gestori, e amministratori per cercare di ricostruire quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, scoprendo irregolarità nell’organizzazione degli eventi ma soprattuto menefreghismo da parte degli avventori. Perchè danneggiare? 

“Venerdì 20.5.2022, per un arco temporale che si è praticamente protratto sino alle prime ore del mattino, il centro storico ed in particolare Piazza del Popolo, è stata oggetto di attività di intrattenimento di pubblico spettacolo, con musica i cui decibel consentivano un ascolto anche in abitazioni lontane un centinaio di metri rispetto al luogo di emissione, ma che hanno turbato la quiete pubblica dei residenti nella zona”. Si legge tra le premesse dell’ordinanza. 

“Alle 7,00 della successiva mattinata del sabato, vi erano in zona ancora giovani in preda all’alcool, e si è accertato che nella adiacente via Brindisi, nella ore antecedenti l’alba, ignoti avevano divelto alcuni pluviali dalle abitazioni. Alcuni cittadini hanno chiamato il locale comando Polizia Locale lamentando l’impossibilità di dormire a causa della musica emessa a livelli che impedivano finanche la permanenza nell’abitazione. Si riporta testualmente un messaggio inoltrato via whatsapp: “Buongiorno. Ogni mattina la piazza sembra un campo di battaglia in cui piccoli teppisti hanno dato nella notte sfogo della loro imbecillità grazie all’alcool ....”, chiedendo un intervento dell’Amministrazione stante il ripetersi di tali eventi”. 

Ancora “Sui social è stato dato ampio risalto alla attività di intrattenimento svolta venerdì 20.5.2022, che ha visto un numero elevato di avventori, con inevitabili schiamazzi e musica sino alle prime ore dell’alba. Da informative assunte risulta che per il giorno venerdi 20.5.2022 non sono state rilasciate dai competenti uffici, ai titolari di attività che operano nel centro storico, autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico, e tanto meno autorizzazioni per l’attività di intrattenimento”. 

ordinanza disturbo quiete pubblica-2

Dai controlli è anche emerso “che alcuni negozi di vicinato effettuano vendita di alcolici sino a tarda ora, e per agevolare il commercio favoriscono la creazione di punti di ritrovo nelle adiacenze del negozio stesso, ove gli avventori consumano ed a volte abusano di alcool, creano molestia alla quiete pubblica ed al sereno utilizzo degli spazi pubblici da parte delle persone che in quei luoghi transitano”. É emerso anche che molte attività avevano occupato abusivamente il suolo pubblico, senza aver effettuato alcuna richiesta. 

La questione era anche stata affrontata in prefettura il 25 maggio scorso (leggi qui). Durante un incontro tra prefetto, sindaci, forze dell’ordine e questore, è stato “concordato sulla necessità di contemperare le esigenze proprie della c.d. “movida” con quelle inerenti la quiete pubblica. E’ emersa la necessità di fissare non solo orari più o meno uniformi sul territorio entro cui terminare le manifestazioni di pubblico spettacolo e gli intrattenimenti che incidono sulla quiete pubblica, ma anche un orario decorso il quale sia vietata la vendita di alcolici e superalcolici, al fine di limitare i rischi di sinistri stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza”. 

Un’ordinanza quella emessa dal sindaco Rizzo, quindi, che forse non poteva in alcun modo essere evitata. Va ricordato che le forze dell'ordine non possono presidiare ogni angolo del paese per garantire ordine e sicurezza. Un aiuto potrebbe giungere dalle telecamere e purtroppo a San Pietro quelle che ci sono non funzionano. Si attende l'esecuzione di un progetto che dovrebbe interessare diverse zone del paese. Ma senza la collaborazione e il rispetto per gli altri nessun intervento potrà mai essere risolutivo. 

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