Nonno Vito ridipinge la panchina rossa contro violenza sulle donne: arriva la finanza
Si è fermato solo quando sono intervenuti gli uomini della Guardia di Finanza, già in servizio nella zona nell'ambito delle attività anti-contagio, chiamati da un cittadino
BRINDISI - Nonno Vito, al secolo Vito Cisternino, il nonno che armato di pennello ha ridipinto diversi manufatti della città, colpisce ancora. Questa volta ha dipinto la panchina rossa di Corso Umberto I di Brindisi, simbolo delle donne vittime di violenza battezzata con il nome di “Melissa”. Fu inaugurata il 6 marzo scorso alla presenza del sindaco Riccardo Rossi e dei genitori di Melissa Bassi. La panchina oggi, lunedì 27 aprile, è diventata di colore nero.
Più volte il pensionato ha fatto parlare di se, per il suo impegno e la sua disponibilità nel riparare buche, ridipingere spazi pubblici e per i suoi piccoli interventi di manutenzione. Nel 2018 furano tanti gli attestati di merito da parte di cittadini e delle istituzioni che gli mostravano riconoscenza per il suo lavoro a titolo gratuito. Purtroppo poi l’attività di volontariato di Vito è sfuggita di mano, tanto che fu anche fermato dalla polizia locale, mentre tinteggiava il muro in carparo della cattedrale.
Oggi però Nonno Vito, approfittando anche delle strade deserte per l’emergenza Covid-19, ha ridipinto la panchina sbagliata. Un passante ha tentato di fermarlo spiegandogli che quella panchina era rossa per un’importante motivazione ma non lo ha ascolato continuando con la sua opera. Si è fermato solo quando sono intervenuti gli uomini della Guardia di Finanza, già in servizio nella zona nell'ambito delle attività anti-contagio, chiamati da un cittadino. Al momento non è dato sapere se il nonnino dal pennello facile è stato multato.