rotate-mobile
Attualità

"Carenza di operatori socio-sanitari nei nostri ospedali", la denuncia della Cgil

Il sindacato: "Inoltre molti operatori in servizio hanno il contratto in scadenza al 31 dicembre". La risposta dell'Asl di Brindisi: "Stiamo provvedendo alla copertura del fabbisogno"

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Funzione Pubblica Cgil a firma del segretario generale brindisino Pancrazio Tedesco.  

La scrivente Funzione Pubblica Cgil denuncia la grave situazione venutasi a creare nei presidi ospedalieri della Asl di Brindisi. Nei vari nosocomi e in particolar modo al Perrino, si registra una grave mancanza di personale Oss (operatore socio-sanitario, ndr) che ricade sia sui pazienti che sul personale infermieristico, il quale è costretto al sistematico demansionamento. Inoltre molti operatori in servizio hanno il contratto in scadenza al 31 dicembre. Il mancato rinnovo dei contratti causerebbe un aggravamento della già precaria situazione.

Da segnalare anche una “fuga” del personale infermieristico verso altre Asl che offrono contratti di lavoro più vantaggiosi, ovvero 36 mesi. Appare evidente che tale situazione compromette gravemente i livelli essenziali di assistenza e sicurezza. In particolar modo gli Infermieri in alcune unità operative. sono ancora una volta sono costretti a demansionarsi, nonostante il tribunale di Brindisi con la sentenza 306/2017 abbia già condannato l'Asl. Concetto ribadito anche dalla Corte d’Appello di Lecce  “L’infermiere deve compiere il suo lavoro senza dover svolgere mansioni inferiori a causa della cronica carenza di personale Oss”. In quest’ultimo periodo il direttore generale si è impegnato per gli incarichi alla dirigenza, il che è lodevole, ma sembra essersi dimenticato del comparto. Chiediamo con forza uno sforzo a questa direzione generale affinché la situazione venga sanata il prima possibile.

Di seguito, la risposta dell'Asl di Brindisi.

In merito alle dichiarazioni della Funzione pubblica Cgil riportate nell'articolo, la Asl di Brindisi precisa che 32 operatori sociosanitari sono stati assunti con un contratto a termine, attingendo alla graduatoria concorsuale del Policlinico Riuniti di Foggia. Questi contratti, alla scadenza naturale del 31 dicembre 2021 non potranno essere rinnovati in linea con le disposizioni della Regione Puglia, mirate a non alimentare situazioni di precariato. Nello stesso tempo, la direzione strategica della Asl di Brindisi ha inoltrato al Policlinico Riuniti di Foggia una richiesta per assumere a tempo indeterminato 36 operatori sociosanitari, un numero che corrisponde alla copertura del fabbisogno.

Nelle more di questa assunzione la dirigente delle professioni sanitarie, Adelina Usai, sta effettuando una ricognizione di tutti gli oss che lavorano in ospedali e distretti per ridistribuire il personale in maniera temporanea nelle unità operative con maggiori necessità. E' il caso di sottolineare, inoltre, che nella Asl di Brindisi al momento sono ben 356 gli oss in attività e gli infermieri non vengono demansionati per svolgere attività non legate al loro profilo professionale. Proprio per evitare questo fenomeno negli ultimi tempi è stato immesso in ruolo un numero considerevole di oss. Infine, a proposito di una presunta "fuga di infermieri", va ricordato che la Asl di Brindisi non si comporta in maniera differente da altre Asl e ottempera alle disposizioni regionali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Carenza di operatori socio-sanitari nei nostri ospedali", la denuncia della Cgil

BrindisiReport è in caricamento