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I brindisini e il "cugino artificiere": satira sul "bomba day" su Facebook

In meno di tre giorni ha superato la soglia dei mille fan una pagina in cui vengono raccolti i post e i commenti più surreali sul disinnesco dell'ordigno trovato al Maxicinema Andromeda e il contestuale piano di evacuazione

BRINDISI – E fu così che i brindisini divennero esperti di esplosivi. Da sabato 2 novembre, giorno del ritrovamento della bomba all’esterno del Maxininema Andromeda, ognuno ha la sua ricetta magica per disinnescare e rimuovere il grosso ordigno, senza troppe seccature per i cittadini. Perché il maxi piano di evacuazione viene bocciato senza mezzi termini dai tuttologi che imperversano sui social.

Per scherzarci su, qualcuno ha dato vita a una pagina Facebook satirica, “Mio cugino l’artificiere – Brindisi Bomba day”, in cui vengono postate le perle di saggezza sciorinate a getto continuo da internauti convinti di saperne di più rispetto ai militari dell’undicesimo reggimento Genio guastatori di Foggia che la mattina del 15 dicembre dovranno disinnescare la bomba inesplosa da 500 libbre, contenente oltre 40 chili di tritolo, sganciata dalla Raf durante la seconda guerra mondiale.

Costituito nella giornata di lunedì (2 dicembre) il gruppo in meno di tre giorni ha superato la soglia dei mille fan. Gli amministratori raccolgono i commenti più grotteschi che circolano sulle bacheche, pescandoli dalle decine di post sulla bomba pubblicati in questi giorni da giornali online e semplici cittadini. Per adesso la “palma d’oro” va a una soggetto che di esplosivi non ci capisce nulla, ma è legittimato a esprimersi sull’argomento perché “il cognato di suo cugino vende miccette ai bamnini per Natale” e quindi “se ne intende”.

Poi ci si imbatte in una persona preoccupata per eventuali “danni irreparabili” causati da un eventuale scoppio. Qualcuno allora gli ricorda che a subire danni irreparabili sarebbero gli artificieri ed in ogni caso si potrebbe sempre stipulare una polizza assicurativa “contro danni da esplosione”, girando l’importo al primo ministro inglese (visto che la bomba fu sganciata dall’aviazione britannica). Ma forse, in realtà, si sta facendo solo “una prova di evacuazione in caso di emergenza” e per questo “lasciano i malati a casa”. Fra le idee da prendere in considerazione, quella di far scoppiare la bomba il 31 dicembre, per risparmiare “i sordi di li cipoddi”.

E i complottisti, ovviamente, non potevano esimersi dal dire da loro. Strano infatti che nessun si sia accorto della bomba, fa notare uno scettico cittadino, quando fu realizzato il maxicinema: “O hanno fatto finta di niente, o l’hanno misa dopo”. Ma c’è una teoria del complotto da fare impallidire persino i terrapiattisti. Ossia che “dietro a tutto questo qualcuno ci sta marciando”, perché “se l’Andromeda chiude definitivamente – prosegue il perspicace complottista – c’è pronto qualche amico del sindaco a rilevarlo”.

In questi giorni, insomma, capita di sentirne di tutti i colori.  Teorie tanto surreali quanto esilaranti alimentano di continuo la bacheca della pagina “Mio cugino l’artificiere”, accompagnate dai post ironici degli amministratori. E pensare che qualcuno ha tentato di mettere i bastoni fra le ruote agli stessi amministratori, segnalando la pagina creata sul social Instagram. I “bruskoni”, del resto, non mancano mai. 

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