rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità

Philonianum, un vino con alle spalle millenni di storia

E' il Susumaniello prodotto dalle cantine dell'azienda vitivinicola Tenute Lu Spada di Brindisi

BRINDISI - Tenute Lu Spada, azienda vitivinicola di Brindisi, ha imbottigliato, con la consulenza del proprio enologo, Giuseppe Pizzolante Leuzzi, il suo primo Susumaniello (vendemmia 2019). Philonianum è il nome con cui si presenta questo nuovo vino rosso che arricchisce la collezione della cantina brindisina e che sarà introdotto sul mercato tra pochi giorni. Si aggiunge al Masada, nella linea delle etichette che si richiamano alla storia enoica del territorio. Il Susumaniello fa parte dei vitigni autoctoni di Brindisi, come il Negroamaro e la Malvasia nera che si sono sviluppati nei secoli su questo territorio e ne rappresentano, nella loro qualità e diversità, le caratteristiche proprie di terreni naturalmente vocati alla viticoltura. La scelta di valorizzare il territorio e la sua storica vocazione vitivinicola assieme alla coltivazione biologica dei suoi vigneti ha dettato l’impegno e il progetto di Tenute Lu spada sin dalla sua recente nascita. 

Il Susumaniello è un vitigno presente in alcune aree della Puglia ma ha avuto a Brindisi la possibilità di esprimere al meglio le proprie qualità e caratteristiche grazie alla composizione e alla struttura dei terreni, alla loro esposizione al sole e a un clima di mare come quello di questa parte dell’Adriatico. Nel passato era utilizzato per arricchire altre varietà di uve, come il Negroamaro, per la sua capacità di conferire al vino un colore rosso rubino molto intenso e una buona acidità. Grazie alla lungimiranza e alla intraprendenza di vecchi e nuovi vitivinicoltori il Susumaniello è stato recuperato e valorizzato facendone un vino di grande interesse, molto apprezzato e ricercato per le sue caratteristiche. Il vino di Susumaniello di Brindisi si presenta di colore intenso, con schiuma rossa, ricco dì acidità totale, asciutto, di eleganza semplice e dal gusto austero. E' un vino che si presta anche per la sua longevità ad essere invecchiato in bottiglia.

Philonianum pic-3

Tenute Lu Spada ha scelto di incamminarsi su questa strada, come hanno già fatto altri produttori del territorio, per arricchire la produzione dei suoi vini mettendo a dimora vigne di Susumaniello coltivandole, come le altre, con pratiche biologiche. I vini prodotti dalle uve della vendemmia 2019 hanno da questo anno la certificazione Bio. A questo vino di Susumaniello Tenute Lu Spada ha scelto di dare il nome di Philonianum e per il quale l’azienda ha creato una etichetta che richiama un’antica anfora vinaria come testimonianza della storia del vino di Brindisi, già conosciuto e valorizzato in tutto il mediterraneo sin dall’impero romano. Con l’aiuto del professore Antonio Caputo, Carmine Dipietrangelo, amministratore di Tenute Lu Spada, ha ricostruito il percorso di un vino prodotto a Brindisi nel 19 avanti Cristo e spedito a Masada, in Giudea, oggi in terra di Israele. In questa località durante gli scavi archeologici fatti tra il 1980 e il 1986 per fare venire alla luce i resti della dimora del re dei giudei emerse un’anfora vinaria su cui era inciso il nome di un vino prodotto a Brindisi dalla famiglia Laenius e dal nome Philonianum. Tenute Lu spada ha deciso così di dare il nome di Philonianum al vino di Susumaniello dopo aver dato al Negroamaro (Doc Brindisi) quello di Masada, i due vini rossi della propria collezione storica.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Philonianum, un vino con alle spalle millenni di storia

BrindisiReport è in caricamento