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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Polemica sulle parole di Fusco, i ristoratori mesagnesi non ci stanno

"Non voglio più sentir dire andiamo a Mesagne" avrebbe affermato il candidato sindaco di Brindisi. Il presidente dell'Associazione ristoratori mesagnesi, Fabrizio Dipietrangelo, gli rivolge un messaggio: "Per crescere bisogna attrarre turisti nell'intero territorio"

MESAGNE - Stanno facendo discutere alcune parole pronunciate da Roberto Fusco, candidato sindaco di Brindisi per Movimento 5 stelle e Partito democratico. "Non voglio più sentir dire andiamo a Mesagne" avrebbe affermato, nel corso della sua presentazione alla città. Il riferimento è legato agli spostamenti che - per svago - coinvolgono i brindisini nella vicina Mesagne, luogo che spesso ospita vari eventi culturali e di intrattenimento, oltreché sede di numerose attività enogastronomiche. 

Ad esprimersi in merito, ci ha pensato il presidente dell'Associazione ristoratori mesagnesi Fabrizio Dipietrangelo. Di seguito è proposta la trascrizione del messaggio audio che ha rivolto proprio a Fusco. 

"Gentilissimo avvocato Fusco, mi spiace dover intervenire sulla sua affermazione poco felice che ha fatto nel presentarsi come candidato sindaco di Brindisi. Se lei crede di risolvere alcuni problemi di Brindisi non facendo venire i suoi concittadini a Mesagne, come ha affermato non voglio più sentir dire andiamo a Mesagne, non ha compreso bene alcune cose che mi permetto di evidenziare".

"Per crescere bisogna attrarre turisti non solo nella propria città ma in un intero territorio. Brindisi come capoluogo e dell'hinterland: Oria, Mesagne o Cellino ecc."

"I turisti non si accontentano di visitare solo una città, il Basso Salento ci insegna. Noi siamo l'Alto Salento, anzi direi l'altro Salento. E' insieme che dobbiamo attrarre interesse. Invece di pensare solo alla propria città, bisognerebbe prepararci insieme per far rimanere sul territorio i croceristi che attraccano Brindisi o chi arriva all’aeroporto e che è pronto a trasferirsi ad Alberobello o a Martina".

"Quindi le consiglierei, se mi permette naturalmente, di pensare a programmare e di collaborare con gli altri sindaci della propria provincia per iniziare un cammino comune, su iniziative che possano riguardare enogastronomia e non solo. La saluto e le auguro una buona strada".

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