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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cono d'atterraggio innalzato: finalmente interconnessione fra porto e aeroporto

Disciplinati, con ordinanza della Capitaneria, i nuovi limiti di ingombro in air draft per le unità in transito e all’ormeggio nel porto di Brindisi.

BRINDISI - Una nuova ordinanza è stata emanata questa mattina (venerdì 6 agosto 2021) dalla Capitaneria di porto di Brindisi che disciplina i nuovi limiti di ingombro in air draft per le unità in transito e all’ormeggio nel porto di Brindisi. Al termine dei lavori di rifacimento della pista aeroportuale, che hanno comportato l’avanzamento di circa 200 metri della soglia, ed agli esiti degli studi condotti da Enav che ha consentito di rivedere i limiti di ingombro in altezza, è stato necessario definire tramite una serie di incontri tra la Capitaneria di Porto di Brindisi ed Enac – direzione operazioni sud -, Enav spa, Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale, Società Aeroporti di Puglia e Corporazione Piloti del Porto gli aspetti di dettaglio necessari a potere emanare l’ordinanza.

La sostanziale innovazione apportata, riguarda principalmente l’innalzamento dell’ingombro in altezza per le navi in transito sotto il cono di atterraggio della pista aeroportuale da metri 30 a metri 41, eliminando definitivamente il coordinamento per tutte le unità che non superino tale limite. Parimenti, il limite per le navi all’ormeggio nel porto esterno, nel porto medio e nel porto interno è innalzato fino ad arrivare ad un massimo di 62 metri per le banchine di “Punta Riso” e “Carbonifera Sud”, e 45 e 50 metri per le banchine in corrispondenza del sentiero di discesa aeroportuale e delle banchine a “Costa Morena”. La nuova ordinanza che abroga e sostituisce la numero 103/2015, consentirà a navi aventi nuovi e maggiori limiti di ingombro in altezza, di operare nel porto di Brindisi.

Commento presidente Autorità portuale

“Con l’ultimo tassello si conclude definitivamente l’iter procedurale - commenta il presidente di Adspmam Ugo Patroni Griffi - l’innalzamento del cono di atterraggio è una chiave di volta fondamentale per il porto di Brindisi che, con gli altri progetti in cantiere, rivoluzionerà lo sviluppo dello scalo nell’immediato futuro”.

Commento direttore Aeroporti

“D’ora in poi – ha dichiarato il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò - possiamo parlare di una vera e propria interconnessione aeroporto e porto. Finalmente le due infrastrutture potranno coesistere in maniera più agile e si potrà operare senza difficoltà, favorendo una più facile gestione del traffico portuale e aeroportuale. Una svolta epocale anche in termini di sostenibilità, perché il fatto di avere ridotto i tempi di attesa di navi e aerei prima dell’approdo e dell’atterraggio, riduce sensibilmente l’impatto di questi mezzi sull’ambiente. Un intervento fondamentale – ha concluso Catamerò - che permette quindi alle due infrastrutture di convivere senza ostacoli e favorisce lo sviluppo del turismo che insiste sul territorio salentino”. 

Confindustria Brindisi

Confindustria Brindisi esprime grande apprezzamento e compiacimento rispetto all’ordinanza firmata oggi dal comandante Fabrizio Coke della Capitaneria di Porto, che fissa i nuovi limiti di ingombro in altezza delle navi nel porto di Brindisi.

"Viene in tal modo superato uno dei ‘colli di bottiglia’ allo sviluppo del porto, dal momento che notoriamente le compagnie di navigazione, in funzione di logiche di economia di scala, utilizzano navi di sempre maggiore dimensioni. È evidente che ora si aprono per il nostro porto maggiori prospettive di sviluppo". Commenta Gabriele Menotti Lippolis, presidente Confindustria  Brindisi.

"In proposito - oltre all’importanza del merito dell’ordinanza - ci fa piacere sottolineare anche l’opportunità del metodo: cooperazione e sinergia fra tutti i soggetti che interagiscono per rispettivi ruoli e competenze rispetto ad una determinata problematica. Questo metodo è stato da noi sempre proposto: grazie ad esso si possono sempre raggiungere risultati concreti. Ora, a maggior ragione è necessario realizzare, con la massima tempestività possibile, il ben noto completamento infrastrutturale del porto stesso. Una considerazione conclusiva: lo sviluppo del nostro territorio, ricco di enormi potenzialità a 360^, è alla nostra portata, dobbiamo tutti crederci e, sull’esempio di questo importante risultato, operare insieme con atteggiamento cooperativo e costruttivo".
 

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