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Contagi al Perrino, Pasqualone: "Mai colpevolizzato una parte degli operatori"

Chiarimenti del direttore generale dell'Asl Brindisi rispetto a una dichiarazione duramente contestata dalla Fp Cgil

“Siamo di fronte a un’emergenza sanitaria che stiamo imparando a gestire e può capitare che qualcuno degli operatori sanitari si infetti. Noi ci attiviamo subito, non solo per disporre l’isolamento del personale coinvolto, ma anche per capire le modalità del contagio. Sappiamo che possiamo imparare da eventuali errori e perfezionare le procedure”.

Il direttore generale della Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, in una nota chiarisce alcuni aspetti relativi a una sua dichiarazione rilastiata al Tg3 (e duramente contestata dal sindacato Fp Cgil) sui contagi in ospedale. “Non abbiamo mai colpevolizzato una parte degli operatori sanitari, abbiamo semplicemente riferito un dato oggettivo: ci sono reparti come quello di Malattie infettive, che hanno maggior dimestichezza con tutte le procedure di vestizione-svestizione, utilizzo di dispositivi e gestione di casi sospetti. Continueremo a puntare sulla formazione degli operatori per limitare al massimo il rischio di contagio all’interno degli ospedali. È impossibile annullare questo rischio, ma si possono migliorare le procedure per ridurlo il più possibile”.

“Quello che invece riteniamo inaccettabile – continua Pasqualone – è insinuare che il problema sia legato alla diffusione dei dispositivi di protezione individuale nei singoli reparti. La Farmacia dell’ospedale Perrino distribuisce a tutti gli operatori migliaia di dpi. Ogni giorno vengono consegnate circa 500 tute e nei primi venti giorni di aprile sono state distribuite tra Perrino e territorio 110mila mascherine chirurgiche, 16mila ffp2 e quasi 6mila ffp3. Tutti i dpi vengono verificati dal medico competente e sono quelli previsti dalle linee guida ministeriali. Per quanto riguarda le criticità legate ai percorsi, siamo sempre stati consapevoli dei limiti della struttura del Perrino, ma con il nuovo reparto di terapia intensiva possiamo garantire percorsi ancora più sicuri. Tutti i primari e la direzione sanitaria sono impegnati in un piano di lavoro per garantire la ripresa delle attività nelle condizioni di massima sicurezza.

L’ultima precisazione è sui tamponi: il Servizio di Igiene e Sanità pubblica ha avviato un’attività di sorveglianza su residenze, ospedali e territorio. Dalla prossima settimana partirà un nuovo protocollo sanitario con una esecuzione dei tamponi con periodicità differenziata in base al livello di rischio degli operatori sanitari. Abbiamo potenziato i laboratori di analisi del Perrino e del Di Summa con nuovi sistemi come il Diasorin per test molecolare in poco più di un’ora. L’obiettivo è quello di processare ogni giorno il maggior numero di tamponi”.

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