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Messe e norme anti-contagio: incontro tecnico Prefettura - Curia

Da lunedì 18 maggio consentite le manifestazioni religiose: massimo 200 fedeli in chiesa, mille all'aperto. Niente processioni

BRINDISI -  Si è tenuto nella giornata di ieri, un incontro in videoconferenza, presieduto dal prefetto, alla presenza del questore, del comandante provinciale dei Carabinieri, del comandante provinciale della Guardia di Finanza e con il presidente della Provincia, il vicario della Curia Arcivescovile di Brindisi ed il vescovo di Oria, presidente della Commissione Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana.  L’incontro si inserisce nel solco dei tavoli tematici avviati in Prefettura, per l'analisi delle problematiche connesse alle misure emanate dal Governo in relazione all’emergenza Covid-19.

Oggetto della riunione odierna la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con la partecipazione dei fedeli, a far data dal 18 maggio, le cui modalità sono state regolamentate con il protocollo sottoscritto in data 7 maggio dal presidente del Consiglio dei Ministri, dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana e dal ministro dell’Interno per il rispetto della normativa e delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In particolare, i referenti della Curia di Brindisi e di Oria hanno illustrato le disposizioni introdotte per dare attuazione al protocollo improntate al rispetto del “distanziamento tra le persone”, con il conseguente numero massimo di fedeli da ammettere alla celebrazione, tenuto conto della capienza massima dell’edificio di culto ed all’applicazione delle prescrizioni igienico sanitarie dei luoghi e degli oggetti sacri utilizzati durante le funzioni religiose.

È stato, inoltre, precisato che, al momento, non sono consentite processioni di alcune genere e che, laddove la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni superi il numero di presenze consentite, verranno incrementate le stesse   nelle domeniche e nei giorni festivi. Il prefetto ha richiamato l’attenzione sulle indicazioni contenute in una recente circolare del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione che, sulla scorta di quanto raccomandato dal  Comitato tecnico scientifico, in sede di approvazione del protocollo per le celebrazioni liturgiche del 7 maggio, ha individuato il numero massimo di  persone in 200 unità per i luoghi di culto chiusi e di 1000 persone, per le eventuali cerimonie religiose celebrate all’aperto.

Il vescovo di Oria ed il vicario generale della Diocesi di Brindisi hanno, al riguardo, precisato che gli edifici di culto della provincia non raggiungono detta capienza e che, in ogni caso, stante l’esigenza di consentire la ripresa delle celebrazioni liturgiche  in modo da evitare assembramenti sia nelle chiese che nei luoghi annessi, verranno adottate  le necessarie misure, permanendo l’esigenza  prioritaria di contenimento della diffusione del virus, pur nella fase imminente della ripresa di  attività.

Tutti i partecipanti hanno condiviso l’esigenza di un rinnovato impegno da parte della collettività nell’osservanza di tutte le disposizioni complessivamente finalizzate al superamento dell’attuale stato di emergenza nazionale, peraltro coniugando le esigenze di rispetto delle norme con l’equilibrata attenzione a comportamenti individuali responsabili. 

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