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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Polizia di Stato cambia i distintivi di qualifica del personale

I nuovi gradi presentati ieri a livello nazionale e oggi in tutte le questure italiane

In occasione dell’anniversario della istituzione della Polizia di Stato, e a 38 anni dalla riforma del corpo, ieri 11 luglio sono stati presentati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del capo della polizia, prefetto Franco Gabirelli, i nuovi distintivi di qualifica dei 98mila poliziotti italiani, disegnati dall’esperto di araldica professor Michele D’Andrea (nella giornata odierna la presentazione anche presso la questura di Brindisi e le altre questure italiane).

“Ad accomunare passato e presente l’immagine, rivisitata stilisticamente, dell’aquila, emblema dell’Istituzione, che quest’anno compie 100 anni dalla sua prima apparizione sulle divise del Corpo della Regia Guardia di Pubblica Sicurezza risalente al 1919. L’aquila ha sempre incarnato l’idea del primato e della forza, divenuto emblema di tutti i grandi imperi del passato, dal romano al bizantino, dal carolingio al germanico, dal russo all’austriaco, dal napoleonico al tedesco”, spiega un comunicato del Dipartimento della Polizia di Stato (qui lo spot realizzato per l'occasione) .

“Ali spiegate, zampe libere e divaricate disposte ai lati della coda folta e stilizzata come il restante piumaggio, testa rivolta a sinistra ornata dalla corona murata di cinque torri, scudo sannita con il monogramma RI sul petto. L’aquila continua ad esprime il legame identitario, il coraggio e la dedizione con cui quotidianamente ciascun poliziotto difende diritti e libertà”, prosegue il comunicato.

“Compaiono invece per la prima volta, a caratterizzare le diverse qualifiche: il plinto araldico, costituito da una barretta orizzontale di colore rosso che rappresenta la struttura portante di un edificio, per gli agenti ed assistenti; il rombo dorato, con il suo profilo fusiforme che ricorda la punta di una lancia simbolo del dinamismo operativo temperato dall’esperienza, per i sovrintendenti; la formella, alto esempio di architettura gotico-rinascimentale, richiamo alla bellezza ed all’eleganza proprie del patrimonio di civiltà e cultura del nostro Paese, per i funzionari”. “I distintivi uguali per tutti i ruoli differenziano le funzioni tecnico-scientifiche, tecniche e le attività professionali attraverso il diverso colore delle mostreggiature”, conclude la nota del dipartimento nazionale.

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