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Tumori in ginecologia, al congresso internazionale la tesi di un giovane dottore cegliese

Michele Ligorio, 26 anni, laureato a gennaio all'università di Bari, ha prodotto un lavoro sperimentale. Alcuni risultati ottenuti nella tesi sono ancora inediti in letteratura scientifica, non sono mai stati indagati prima

CEGLIE MESSAPICA - Una tesi sperimentale, con risultati ancora inediti in letteratura scientifica, mai stati indagati prima. Il lavoro prodotto da un giovane dottore di Ceglie Messapica, Michele Ligorio, 26 anni, sarà presentato al prossimo congresso della società internazionale di Ginecologia Oncologica che si svolgerà dal 30 agosto al 2 settembre prossimi. Un congresso in modalità virtuale ancora per l'emergenza Covid-19, dove partecipano professori, ricercatori e medici di tutto il mondo. "E' un onore per me essere presente, nel mio piccolo, in questo grande simposio di luminari della Ginecologia Oncologica provenienti da tutto il mondo", spiega Michele Ligorio che ha discusso la tesi lo scorso 26 gennaio alla facolta di Medicina e Chirurgia dell'università di Bari. 

"Ho scritto una tesi sperimentale dal titolo "Studio prospettico dell'efficacia della chemioterapia a base di Taxolo settimanale come 'terapia di salvataggio' nelle pazienti con tumori ginecologici" - spiega Ligorio oggi impegnato nelle vaccinazioni anti Covid ma pronto ad iniziare la specializzazione a novembre. "Il taxolo è un chemioterapico che viene utilizzato di routine da qualche decennio nel trattamento di diversi tumori, anche non ginecologici - continua - tuttavia, lo schema utilizzato e studiato maggiormente prevede la somministrazione ogni tre settimane. Nella mia tesi, invece, ho cercato di indagare se la somministrazione settimanale, limitatamente alle linee chemioterapiche successive alla prima, potesse essere una efficace opzione. I risultati hanno dimostrato che la somministrazione settimanale non solo rappresenta una valida e efficace opzione terapeutica ma è anche meglio tollerata dalle pazienti che vanno incontro a minori effetti collaterali rispetto alla somministrazione trisettimanale". 

Alcuni risultati ottenuti nella tesi di Michele Ligorio sono ancora inediti in letteratura scientifica. Non sono mai stati indagati prima. "Io e gli altri autori ci stiamo già muovendo per pubblicare l'articolo su una rivista scientifica, speriamo a breve di avere ottime notizie - conclude il giovane laureato - e la cosa che mi rende più orgoglioso è di essere primo autore dell'articolo". 

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