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Corpus Domini: processione senza vescovo a cavallo. Domenica la cerimonia

Dopo la caduta avvenuta lo scorso anno, monsignor Domenico Caliandro trasporterà a piedi il santissimo sacramento. Il cavallo parato, senza nessuno in groppa, aprirà la processione

BRINDISI – Il cavallo parato ci sarà, ma il vescovo seguirà la processione a piedi, portando il santissimo sacramento. Dopo la rovinosa caduta dello scorso anno, monsignor Domenico Caliandro, comprensibilmente, non se l’è sentita di tornare in sella. Domenica prossima (23 giugno), in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini, si interromperà una tradizione, unica in tutto il mondo, che affonda le sue radici nella seconda metà del 1200. 

La caduta da cavallo

Per secoli il vescovo di Brindisi ha chiuso la processione, aperta dalla croce, trasportando l’eucarestia sul dorso del cavallo. Subito dopo venivano i fedeli. Ma il 3 giugno del 2018 si è verificato un imprevisto. Poco dopo aver lasciato la Curia, circa a metà della discesa di via Montenegro, fra piazza Duomo e il lungomare, Caliandro cade sulle basole. Subito soccorso da un’ambulanza, viene trasportato in ospedale, dove gli vengono diagnosticate delle fratture alle costole. Il vescovo lascerà l’ospedale dopo sei giorni di ricovero. 

Alla luce di questa esperienza, onde evitare il rischio di nuovi incidenti, la Curia ha ritenuto opportuno apportare una variazione alla tradizione. Il cavallo con i paramenti, dunque, ci sarà, ma si troverà in apertura della processione, seguito dai parroci e dalle associazioni ecclesiastiche. Poi, fra la processione e il corteo di fedeli, ci sarà il vescovo, a piedi, con il sacramento. Qualche fedele con ogni probabilità storcerà il naso per la parziale rottura con una tradizione secolare, ma la decisione, ormai, è stata presa.

Vescovo Caliandro caduto da cavallo-2

La storia

“La processione in onore del  santissimo corpo e sangue di Cristo – si legge in una nota dei vescovi della diocesi di Brindisi - ha nella nostra città, per antica consuetudine, una configurazione particolare, data da un episodio risalente presumibilmente al XIII secolo”.

Gli storici narrano infatti del difficile approdo di San Luigi IX re di Francia a Brindisi, di ritorno dall’Egitto dopo la sfortunata VII crociata (1248-1254). Il re divenuto poi santo aveva il privilegio di poter recare a bordo della sua nave il Santissimo Sacramento, davanti al quale spesso si fermava in preghiera e in adorazione. Nel rientrare in Italia (1250) la nave del re sarebbe stata sospinta dal vento o da una forte mareggiata sullo scoglio di un promontorio a circa 3 miglia a sud di Brindisi.

Qui si sarebbe recato l’arcivescovo Pietro III che, essendo molto vecchio, utilizzava una cavalcatura. L’arcivescovo, ricevuta l’Eucarestia l’avrebbe portata in processione verso la città fino al duomo, in groppa al cavallo, seguito dal popolo.  La decisione se rinnovare anche quest’anno la tradizione è stata al centro di una “prolungata e condivisa riflessione” fra i sacerdoti.  “Non volendo cancellare la tradizione, e al contempo volendo conferire maggiore attenzione e onore al Santissimo Sacramento – si legge ancora nella nota - il cavallo ‘parato’ aprirà la processione, invitando i presenti a guardare e adorare il Signore Gesù che, sotto il segno del pane, è vivo e vero, presente in mezzo a noi e si fa nostro compagno di viaggio”.

Prima della processione, alle ore 18, l’arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica, presso la Basilica Cattedrale, che per l’occasione riaprirà i battenti, dopo i lavori di restyling. 

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