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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Rifiuti: accordo impianti privati, la Provincia protesta con la Regione

L'Ager non ne ha inviato copia a Brindisi. Rossi chiede un incontro immediato tra tutti i Comuni, l'agenzia, la stessa Regione Puglia e l'Anci

BRINDISI - Vana attesa della Provincia di Brindisi della notifica dell'accordo di programma stipulato il 6 febbraio 2019 tra l'Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti (Ager), Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, Anci Puglia (l'associazione dei Comuni italiani) e alcuni gestori privati di impianti di smaltimento. Il presidente della Provincia di Brindisi,  Riccardo Rossi, ha potuto prendere conoscenza dei contenuti solo grazie ad una copia ricevuta da una società privata, la Formica Ambiente. Eppure è la Provincia che deve coordinare nel proprio territorio la questione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Pertanto lo stesso Rossi ora fa sapere di aver inviato "una lettera a Regione Puglia, Ager e Anci Puglia, chiedendo che da parte di questi enti pubblici sia convocato un incontro urgente con tutti i sindaci dei Comuni del territorio provinciale interessati, per discutere le implicazioni di detto Aaccordo di programma sulle comunità locali". Come è intuibile, la questione dei costi di smaltimento è tutt'altro che un problema secondario, perchè va incidere sui bilanci comunali e sull'entità della tari richiesta ai cittadini.

"Al contempo, il presidente Rossi ha fatto anche notare alle istituzioni in indirizzo di aver atteso invano la notifica dell’accordo di programma da Ager, come sancito dall’articolo 6 del medesimo accordo, per adempiere agli atti consequenziali. L’accordo di programma in questione - rileva Rossi - la Provincia lo ha ricevuto in data 28 febbraio soltanto da un gestore privato, cioè da Formica Ambiente". Qualcuosa, è evidente, continua a non funzionare sull'asse del ciclo dei rifiuti tra Brindisi e Bari, mentre si attende da anni il momento in cui gli impianti di trattamento e di soccorso nel nostro territorio - al centro di iniziative della magistratura e della stessa Regione Puglia - riprendano a funzionare, per abbattere i costi di smaltimento e trasporto.

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