"Corpo vigili del fuoco in assoluta emergenza": manifestazione anche a Brindisi
Un sit in di protesta si svolgerà domani (14 settembre) davanti alla sede del comando provinciale, nell'ambito di una mobilitazione nazionale proclamata dai sindacati VVf-Cgil, Fns-Cisl e Confsal-Vigili del fuoco
Anche davanti al comando provinciale di Brindisi, a partire dalle ore 9.30 di domani (mercoledì 14 settembre), si terrà una manifestazione di protesta dei vigili del fuoco, nell’ambito di una mobilitazione nazionale proclamata dai sindacati VVf-Cgil, Fns-Cisl e Confsal-Vigili del fuoco.
“Il corpo dei Vigili del Fuoco è in assoluta emergenza. Sono pochi, scarsamente considerati, non adeguatamente pagati e con nessuna tutela. Servono risposte, soprattutto sul fronte delle assunzioni, per dare risposte alla cittadinanza. C’è bisogno di portare da subito il corpo dai 33 mila operativi attualmente disponibili a 40 mila unità e portare il personale tecnico professionale da 2 mila a 5 mila unità”. Questa in estrema sintesi la rivendicazione unitaria di Fns Cisl, Fp Cgil Vvf e Confsal Vvf, in rappresentanza della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del corpo. Un grido di allarme, quello dei sindacati maggioritari del Corpo dei Vigili del Fuoco, che si riverserà in piazza il 14 settembre a Roma a Santi Apostoli e contestualmente in appostiti presidi sit-in innanzi a tutti i Comandi Provinciali d’Italia dietro le parole “Quale futuro per i Vigili del Fuoco?"
I sindacati denunciano “condizioni di lavoro estenuanti, condizionate da un cambiamento climatico che ha portato gli interventi dei Vigili del Fuoco negli ultimi 3 anni da 700 mila a circa 1 milione”. “Una vera e propria esplosione senza un adeguato incremento di organico”, lamentano i sindacati. “A garantire questa grande mole di lavoro – si legge ancora nel comunicato unitario - a fronte di una dotazione organica teorica di 39.500 unità, sono solo 35 mila gli operatori disponibili e in servizio nel Corpo di cui, circa 33 mila operative e 2 mila del Ruolo Tecnico Professionale”. SI segnala inoltre “una carenza di 4.500 tra lavoratrici e lavoratori che si fa sentire”. “Serve - rimarcano i sindacati - un incremento occupazionale attraverso uno stanziamento economico specifico tale da garantire un vero potenziamento: 40.000 unità operative e 5.000 unità del ruolo tecnico professionale. Servirà inoltre, l’autorizzazione anticipata per l’assunzione del turnover di almeno un biennio”.
Viene sollevato inoltre il problema delle tutele. “La salute e la vita dei professionisti del soccorso – denunciano ancora i sindacati - dipende anche dalla riduzione dei carichi di lavoro, troppo elevati rispetto al numero”. “I vigili del fuoco non hanno l’assicurazione Inail, non hanno un elenco di malattie professionali riconosciute, così come non hanno una adeguata procedura per il riconoscimento delle cause di servizio e dei rimborsi spesa per infortunio. Inaccettabile per il sindacato una condizione di lavoro incerta e precaria come questa. Non esistono statistiche sulle malattie che colpiscono i Vigili del Fuoco durante la loro attività lavorativa e dopo essere andati in pensione”. Infine il nodo contratto. Quello 2022/2024, scaduto già da 8 mesi, “deve trovare la sua conclusione – concludono i sindacati - prima della scadenza del triennio. Basta a vacanze contrattuali irrisorie, il personale aspetta risposte, questo è il momento per darne”.