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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Recupero paesaggi rurali: riaperti i termini del bando da 56 milioni di euro

A partire dalle ore 9 del 1 luglio 2022 e fino alle ore 16:59 del 29 luglio 2022, possono richiedere il contributo privati cittadini, imprese, enti del terzo settore, organizzazioni culturali, enti ecclesiastici e fondazioni

Riaperti i termini per partecipare all’avviso pubblico mirato al recupero e alla salvaguardia dell'identità rurale della Puglia. Potranno essere ancora finanziati interventi di recupero e valorizzazione di edifici rurali (casali, mulini, frantoi, masserie, trulli), strutture e/o opere rurali (muretti a secco, fontane, pozzi) o elementi della cultura, religiosità, tradizione locale.

A partire dalle ore 9 del 1 luglio 2022 e fino alle ore 16:59 del 29 luglio 2022, possono richiedere il contributo privati cittadini, imprese, enti del terzo settore, organizzazioni culturali, enti ecclesiastici e fondazioni (qui tutte le info).

Dopo avere registrato un enorme successo per l’Avviso per il finanziamento degli interventi di soggetti privati che vorranno recuperare e valorizzare edifici storici dell’architettura rurale ed i paesaggi rurali, approvato con A.D. n. 40 dell’8 aprile 2022, per effetto della proroga concessa dal Ministero della Cultura a tutte le Regioni per il completamento delle procedure di selezione delle domande, la Regione Puglia ha determinato, con A.D. n. 89 del 28 giugno 2022 la riapertura dei termini per la presentazione delle domande.

Sono oltre 56 milioni di euro le risorse della dotazione finanziaria che il Ministero della Cultura ha assegnato con D.M. n. 107 del 18 marzo 2022 alla Regione Puglia, a valere sulle risorse del Pnrr con un obiettivo minimo di progetti finanziati pari ad almeno 375 interventi.  

L’Avviso pubblico dispone che le domande possano essere presentate dai soggetti privati (persone fisiche, imprese, enti del terzo settore e organizzazioni culturali, enti ecclesiastici, fondazioni e altre organizzazioni) per il recupero e la valorizzazione di beni storici e/o vincolati tipici dei paesaggi rurali del territorio pugliese, quali, ad esempio, casali, masserie, trulli, frantoi, stalle e mulini, ma anche chiese rurali ed edicole votive, e ancora muretti a secco, fontane, pozzi e altre strutture a testimonianza dell’economia agricola tradizionale e dell’evoluzione del paesaggio, allo scopo di tutelare e valorizzare i beni della cultura materiale e immateriale e di ripristinare la qualità paesaggistica dei luoghi, nonché di promuovere nuove iniziative e attività legate alla fruizione turistico-culturale sostenibile e legate alle tradizioni e alla cultura locale.

Dopo il primo periodo di apertura dello sportello, tra il 19 aprile e il 15 giugno 2022, sono già pervenute n. 1085 domande, attualmente in corso di istruttoria e valutazione; e si è ritenuto di riaprire i termini per consentire a quei soggetti proponenti che non sono riusciti a completare l’iter di trasmissione della propria domanda in tempo utile o nelle modalità consentite entro il 15 giugno scorso, ma anche per consentire la presentazione di ulteriori domande, che la Regione Puglia provvederà ad istruire e valutare per ampliare il parco progetti ammissibili a finanziamento, al fine di saturare certamente la disponibilità finanziaria attuale o la maggiore disponibilità che dovesse derivare d auna eventuale riassegnazione.

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