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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rinnovato il consiglio dell’ordine degli architetti: presidente Maurizio Marinazzo

Vice presidente l’arch. Angelo Dell’Anna, segretario l’arch. Maria Genoveffa Mancarella, tesoriere l’arch. Giuseppe Savoia

BRINDISI -  Il 10 e l'11 ottobre scorsi si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio dell’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Brindisi per il quadriennio 2021-2025.

Il quorum è stato raggiunto, come di consuetudine, alla prima votazione, a testimonianza di un perdurare di affezione alla struttura ordinistica da parte degli Iscritti. Sono risultati eletti gli architetti Maurizio Marinazzo, Maria Genoveffa Mancarella, Angelo Dell’Anna, Valentina D’Angelo (arch. Junior), Cecilia Capobianco, Paolo Capoccia, Carlo Faccini, Giuseppe Savoia, Giuseppe Scaligeri.

Nella seduta di insediamento del 8 ottobre 2021, il Consiglio ha eletto quale nuovo presidente dell’ordine l’arch. Maurizio Marinazzo, vice presidente l’arch. Angelo Dell’Anna, segretario l’arch. Maria Genoveffa Mancarella, tesoriere l’arch. Giuseppe Savoia.

Il Consiglio strutturerà successivamente una organizzazione interna, con deleghe precise attente alle diverse tematiche che si affronteranno durante il mandato e commissioni e gruppi di lavoro aperti al contributo di tutti gli iscritti.

Al centro di attività e iniziative saranno il ruolo dell’architetto e la qualità della progettazione, in un momento ancora segnato dalla emergenza sanitaria, ma nel quale si profilano sempre più chiaramente le prospettive di ripresa (che vanno però colte con approcci e azioni profondamente diversi dal passato) oggi connesse alle modifiche sostanziali del quadro legislativo ed ai cambiamenti che si dovranno introdurre anche a seguito dei finanziamenti che possono rivenire dal Pnrr.

Centrale sarà una inversione di tendenza nelle politiche degli appalti e dei contratti pubblici, puntando, innanzi tutto, a processi di semplificazione e innovazione effettivi, che salvaguardino la qualità degli interventi. Contestualmente, alla precisazione della riserva alle professionalità interne alle stazioni appaltanti delle fasi di programmazione e di controllo dovrà corrispondere la competenza dei livelli di progettazione e direzione dei lavori ai liberi professionisti.

Si avvieranno da subito i confronti con gli enti territoriali e con quelli periferici dello Stato che svolgono un ruolo di controllo sulle procedure edilizie, tesi a garantire tempi certi e procedure trasparenti, nell’interesse della comunità intera, oltre che dei professionisti, poiché questi ultimi rappresentano e tutelano interessi collettivi.

Non solo agli iscritti saranno garantiti momenti di accrescimento culturale e formativo su temi- solo a titolo esemplificativo- quale la rigenerazione urbana, la sicurezza (in un periodo buio che registra una media di quattro morti al giorno sui luoghi del lavoro), la non più differibile problematica ambientale.

Doveroso sarà ricostruire un fronte compatto delle professioni tecniche, quale interlocutore autorevole ed ascoltato delle pubbliche amministrazioni e riferimento certo della pubblica opinione.

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