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Giovedì, 25 Aprile 2024
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San Donaci, in fallimento la Residenza per anziani Don Lombardo: nonnini e lavoratori a rischio

Inaugurata nel 2017 dal gruppo Medicare Srl e gestita dalla Grs (Gestione residenze sanitarie) Srl. La lettera della figlia di un ospite di 90 anni

SAN DONACI - Oltre 30 persone rischiano di rimanere senza lavoro e 42 anziani senza un tetto. Avviata procedura di fallimento per la Residenza per anziani Don Lombardo di San Donaci, inaugurata nel 2017 dal  gruppo Medicare Srl e gestita dalla Grs (Gestione residenze sanitarie) Srl. Il fallimento riguarda quest’ultima che gestisce anche una struttura simile a Miggiano (Le), la procedura è stata avviata il 4 maggio scorso. 

La Residenza ha sede in un immobile di proprietà del Comune di San Donaci. Nei giorni scorsi i parenti degli ospiti sono stati informati dal curatore fallimentare Antonio Benegiamo, della delicata situazione. E’ proprio la figlia di un 90enne ospite della struttura a lanciare un appello affinché si trovi la strada giusta per non mettere fine a una realtà che non solo dà lustro al territorio (si tratta di una struttura a cinque stelle) ma regala una vita dignitosa agli ospiti e offre lavoro a più di 30 persone. 

La donna, originaria di San Pietro Vernotico, ma residente a Modena ha scritto una lettera all’assessore regionale Loredana Capone, chiedendo un interessamento alla vicenda. 

“Scrivo perché mi hanno riferito che lei è una persona che ha a cuore il bene della nostra regione e soprattutto delle persone "fragili". Mio padre ha 90 anni e da circa 3 anni  è ospite della  Residenza Don Lombardo di S.Donaci , insieme ad altri 41 anziani. La scelta per un figlio di affidare il proprio genitore ad una struttura non è semplice, ma il più delle volte è obbligata ed è un atto di amore”.

“La struttura Don Lombardo è una struttura a dimensione di anziano, è spaziosa luminosa, attrezzata ed accogliente come poche sul territorio. Da utenti abbiamo percepito grande professionalità e organizzazione, hanno affrontato la pandemia in modo egregio con personale oltre che qualificato professionalmente umanamente speciale con gli ospiti e con noi parenti tutti”. 

“Siamo stati contattati dal curatore fallimentare dott Antonio Beneggiamo che ci ha informato che la struttura ha una situazione fallimentare e chiuderà a stretto giro. Può immaginare lo sconforto, per i nostri anziani una nuova collocazione, (a trovarla in tempi brevi) sarebbe una ingiustizia ed un grosso trauma”.

“Stessa situazione per tutti gli operatori sia sanitari che non sanitari che dopo un periodo così difficile che li ha visti in prima linea si trovano con il nulla davanti. La struttura è di proprietà del comune di S.Donaci , alcuni operatori mi hanno riferito che hanno espresso al comune la volontà di organizzarsi in una cooperativa per  continuare a gestire la struttura ma non hanno trovato il supporto necessario per valutare la fattibilità di questa idea, per il comune è impossibile visto la situazione debitoria della gestione fallita”.

“Si parla tanto di ripresa, di spazio ai giovani, e questi sono giovani speciali che custodiscono la memoria dei nostri cari. Per gli anziani ogni cambiamento è un trauma, per mio padre è necessario sedersi sempre al solito posto, immagini cosa potrebbe comportare cambiare struttura cambiare compagni di avventura, cambiare tutte le figure che sono diventate le uniche che hanno visto, mio padre non esce dalla struttura da 1 marzo del 2020”.

“Le chiedo se può approfondire magari con il curatore dott Beneggiamo la situazione, per valutare ogni possibilità per mantenere aperta la struttura. Il governo sta promuovendo tante iniziative per la ripresa, ci sarà una possibilità  per questi giovani  disposti a mettersi in gioco per garantire continuità alla struttura e per evitare questa ingiustizia ai loro cari pazienti”. 

Da quanto si apprende la stessa Medicare Srl potrebbe essere interessata a subentrare nella gestione ma sarà il giudice fallimentare a decidere se ci sono le condizioni. Il sindaco di San Donaci, Angelo Marasco, ha incontrato sia il curatore fallimentare che i sindacati e lavoratori: “Siamo vicini agli anziani, alle loro famiglie e ai lavoratori, faremo tutto quello che è di nostra competenza per impedire la chiusura della struttura ma la situazione è delicata, ci auspichiamo che si trovi la soluzione giusta”

Nota della Cgil 

I lavoratori impiegati, più di trenta, dal 2017 ad oggi  hanno dimostrato e garantito agli anziani non autosufficienti, soprattutto nel periodo di pandemia, efficienza, professionalità e calore umano per compensare  l’assenza delle visite dei parenti, per il divieto imposto dalle norme di legge covid. E’ importante, tra l’altro sottolineare che la stessa struttura è risultata Covid Free, ovvero non ci sono stati contagi Covid 19 a differenza di tante altre strutture territoriali.

E’ incredibile, da qualche settimana apprendiamo che società è fallita e attualmente è in esercizio provvisorio sino al 12 giugno c.a.. . E’ inconcepibile pensare ad una chiusura della struttura quando ha dato prova ad un’attività economica positiva, con le 30 ampie camere  sempre occupate dagli ospiti, cos’è successo?, di chi sono le responsabilità di questa ennesima spada di daclome! I lavoratori tutti respingono l’idea della perdita del posto di lavoro, oggi sono in lotta con la Cgil a fianco,  per mettere in atto tutte le azioni possibili per garantire la stabilità occupazionale e la funzione sociale della struttura.

Ieri, è stato urgentemente convocato un incontro con il sindaco di Sandonaci dott. Angelo Marasco, il curatore della Grs dott. Antonio Benegiamo, una rappresentanza dei lavoratori e i dirigenti Cgil Brindisi, il segretario generale Antonio Macchia, il segretario generale Fp Pancrazio Tedesco e la dirigente del dipartimento Cgil Mercato del Lavoro Marilina Nocco, per valutare le possibili soluzioni, nonostante gli avversi eventi, per il mantenimento della forza lavoro esistente e la continuità assistenziale agli anziani-ospiti. 

In tale occasione le notizie avute dal curatore aggravano ancor di più la situazione perché, a suo dire, la società Medicare srl che ha di fatto realizzato la struttura Don Lombardo,  istrutturando un casolare di proprietà del Comune di San Donaci, provvedendo anche agli arredi e alle attrezzature (fondi del Piano operativo Fesr Asse lll, per l’inclusione sociale e i servizi per la qualità della vita, Linea 3.2, sui programmi di interventi per l’infrastrutturazione sociale e socio sanitaria) e con la quale è sorta una convenzione trentennale, con il Comune di San Donaci, per la gestione delle attività che poi sarebbe state date da Medicare a Grs, oggi, in procedura fallimentare anche Medicare, salvo diverse decisioni del Giudice competente.

Con i lavoratori si sono schierati anche i parenti degli stessi anziani che, ieri, venuti a conoscenza dal curatore, dott. Benegiamo, della probabile chiusura della struttura, hanno costituito un comitato e sono pronti a scendere in lotta  per la tenuta della struttura e per solidarietà verso i lavoratori.

Occorre che tutte le Istituzioni  s’impegnano alla soluzione della vertenza in uno specifico tavolo presso codesta Prefettura con tutte le parti in indirizzo. 

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