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Giovedì, 28 Marzo 2024
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San Lorenzo da Brindisi, i festeggiamenti nel santuario di "Santa Maria degli angeli"

Celebrata una santa messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro. E' stata organizzata nel rispetto della normativa anti-Covid

BRINDISI - Si sono svolti ieri, mercoledì 21 luglio, nel santuario di “Santa Maria degli Angeli”, i festeggiamenti in onore di San Lorenzo da Brindisi, dottore della Chiesa e compatrono della città. Alle 19 è stata celebrata una santa messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro. I festeggiamenti sono stati organizzati, nel rispetto della normativa anti-Covid, dall’Unità Pastorale del centro storico, dal santuario “Santa Maria degli Angeli”, diretto attualmente da don Sergio Vergari, e dall’associazione cittadina “San Lorenzo”, presieduta dall’avvocato Liana Serafino. 

La statua di San Lorenzo da Brindisi-2-2

San Lorenzo da Brindisi, al secolo Giulio Cesare Russo, nacque a Brindisi il 22 luglio del 1559 e sin dalla fanciullezza fu attratto dalla famiglia di San Francesco d’Assisi. Infatti, orfano di padre a sette anni, fu affidato dalla madre alle cure dei frati conventuali della sua città. Qualche anno dopo si trasferì con la madre a Venezia e in Veneto conobbe i Cappuccini. Nel 1575 divenne frate cappuccino e nel 1582 fu ordinato sacerdote assumendo il nome di Lorenzo da Brindisi. Già durante gli studi ecclesiastici mostrò le eminenti qualità intellettuali di cui era dotato. Predicatore efficace, conosceva in modo profondo non solo la Bibbia ma anche la letteratura rabbinica. All’interno dell’ordine dei Cappuccini fu professore di teologia, maestro dei novizi, più volte ministro provinciale e definitore generale e infine ministro generale dal 1602 al 1605. Uno dei tratti che caratterizzarono la sua opera fu la sua azione per la pace. Sia i sommi pontefici sia i principi cattolici gli affidarono ripetutamente importanti missioni diplomatiche per dirimere controversie e favorire la concordia tra gli Stati europei, minacciati dall’Impero Ottomano. In occasione di una di queste missioni diplomatiche concluse la sua vita terrena nel 1619 a Lisbona. 

Un momento della Santa Messa-3

La solennità di San Lorenzo da Brindisi rappresenta quindi un’importante occasione per conoscere meglio la figura del glorioso frate cappuccino. Durante la santa messa solenne, molto sentita e partecipata, monsignor Domenico Caliandro ha rivolto ai fedeli l’invito a studiare, cercare e conoscere San Lorenzo: “Se conoscessimo davvero le sue parole, i sentimenti del suo cuore, non ce lo dimenticheremmo più”- afferma. L’arcivescovo ha evidenziato inoltre come per San Lorenzo la cosa più preziosa della sua vita fosse annunziare il Vangelo. Durante l’omelia, partendo dal Vangelo della scorsa domenica, l’arcivescovo si è soffermato su alcune importanti riflessioni di San Lorenzo da Brindisi sull’amore di Dio, l’annunzio del Vangelo e le malattie dell’anima. Al termine della santa messa, monsignor Caliandro ha evidenziato infine anche quella che è la missione del santuario di “Santa Maria degli Angeli”: “Portare nel cuore della città la vita, le storie, i sentimenti che aveva questo grande santo, che sono quelli che nascono proprio dalla parola di Dio, in un modo così semplice, umile, ma così grande”.

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