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San Michele Salentino. Tre anni di amministrazione Allegrini, il bilancio del sindaco

36 mesi di Giunta, tra avvicendamenti programmati, fatti concreti, la gestione dell’emergenza Covid-19 e le prospettive future

SAN MICHELE SALENTINO - “Era la notte di lunedì 12 giugno 2017 quando, in un’atmosfera di grande emozione, personale ma non solo, il responso delle urne mi dava eletto sindaco del mio paese. Quella di tre anni fa non è stata solo una vittoria personale ma la vittoria di un gruppo fatto di persone sensibili, fuori dalle logiche partitiche e politiche ma determinate ed animate da un grande senso di umanità e di voglia di dare e fare qualcosa di buono ed importante per il proprio paese. Un gruppo che, ancora oggi, si confronta e perché no, si scontra al proprio interno ma che, allora, ha saputo convincere gli elettori grazie ad un programma credibile e concreto, nettamente lontano dal modo di amministrare del passato, come si evince da quello che abbiamo realizzato in questi tre anni di mandato. In primo luogo, quindi, ringrazio la squadra che mi ha sostenuto e che ha creduto in me fin dall’inizio e che continua a stare al mio fianco ma ringrazio, anche, chi pensava che questi ragazzi avrebbero avuto poche settimane ‘di vita’, a chi continua ad appellarci come incompetenti e inefficienti. A queste persone rispondiamo con i traguardi, le attività, i progetti che questa amministrazione ha realizzato e continuerà a realizzare fino a fine mandato. Saranno i sammichelani, in quel momento, a giudicare se il nostro operato avrà contribuito a quel ‘cambiamento’ che abbiamo sperato e voluto per la nostra San Michele”.

Questa la sintesi del sindaco Giovanni Allegrini nel terzo anno di mandato alla guida della città. Trentasei mesi caratterizzati da non poche difficoltà dovute, in modo particolare, alla riorganizzazione della macchina burocratico-amministrativa, alla mancanza di personale fino all’emergenza legata al Coronavirus che, per molte settimane, ha sospeso l’ordinaria amministrazione per gestire problematiche di carattere sociale ed economico. Nonostante ciò – continua Allegrini – parallelamente gli uffici hanno continuato a lavorare per portare a termine procedure importanti. Mi riferisco, in modo particolare, alle opere pubbliche per le quali l’ufficio tecnico ha svolto un lavoro encomiabile, senza conoscere soste. Parliamo di lavori per quasi un milione di euro, alcuni dei quali già partiti, altri già appaltati e altri per i quali siamo in fase di chiusura procedimento".

TAV. 4-2

Priorità, quindi, al rifacimento stradale di quattro arterie principali che collegano il centro urbano con l’agro e le strade provinciali come la Ostuni-Francavilla, importante arteria commerciale. Nei prossimi giorni verranno inaugurati altri cantieri, come il rifacimento dello spartitraffico in via Pisacane con una rotatoria dedicata al Santo Patrono. Seguiranno ulteriori interventi migliorativi dei flussi delle acque piovane in via Gramsci, via Balilla e zona centro storico. Portate a termine, dopo dieci anni, le procedure per la realizzazione del centro raccolta e del canile sanitario. Terminati, poi, i lavori di riqualificazione della biblioteca e pinacoteca comunale grazie al progetto “Community Library”. Tra le opere già realizzate il primo cittadino ricorda il rifacimento completo del tetto del bocciodromo comunale ed i finanziamenti ottenuti per il recupero dell’immobile in via della Repubblica dove nascerà la Casa della Musica, per la ex scuola Carlucci dove nascerà il centro sociale polivalente per diversamente abili e il finanziamento del bando "Smart Grids" per realizzazione di sistemi intelligenti di distribuzione dell’energia presso la scuola media "Giovanni XXIII". "Rispetto ai lavori pubblici - sottolinea Allegrini - questa amministrazione non ha acceso nessun mutuo per realizzarli, facendo fronte grazie ai finanziamenti regionali e statali e all’avanzo di amministrazione, proprio per non gravare sulle spalle dei concittadini”.

“Abbiamo fatto tutto? No e di questo ne siamo ben coscienti - conclude il primo cittadino - le cose da fare sono ancora molte, ma la nostra parte crediamo di averla portata avanti, sempre nel segno della trasparenza ed onestà e nel rispetto dell’altro. Questo discorso vale anche per l’opposizione che continua con le offese personali. Un modo di fare politica vecchio, che non paga ma, soprattutto, lontano dal mio essere. Concludo ringraziando, doverosamente tutti i dipendenti comunali per l’impegno e la collaborazione a portare avanti il lavoro dell’ente. Naturalmente, ringrazio tutta la mia maggioranza perché ognuno di loro è fondamentale per portare avanti questa ‘missione’ con onestà e dignità. Non sono abituato a promettere ma il giorno della mia proclamazione a primo cittadino di San Michele ho promesso a me stesso che avrei lavorato solo ed unicamente per far crescere il mio paese. Tre anni sono pochi, cinque abbastanza ma non sufficienti, altri cinque necessari per attuare una rivoluzione”.

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