San Pietro, disagi in stazione: niente bagni, infiltrazioni d'acqua ed escrementi di piccioni
Nuovi divieti riguardo all’utilizzo della stazione ferroviaria di San Pietro Vernotico ma disagi per i viaggiatori. Non ci sono bagni pubblici, dalla tettoia si infiltra l’acqua e il pavimento e le pareti dell'edificio sono disseminate di escrementi di piccioni
SAN PIETRO VERNOTICO - Nuovi divieti riguardo all’utilizzo della stazione ferroviaria di San Pietro Vernotico ma disagi per i viaggiatori. Non ci sono bagni pubblici, dalla tettoia si infiltra l’acqua e il pavimento e le pareti dell'edificio sono disseminate di escrementi di piccioni.
Da qualche giorno, così come in tutti gli scali gestiti da Rfi (Rete ferroviaria italiana) sono stati affissi cartelli che dettano nuove norme di comportamento. E’ vietato: “parcheggiare le biciclette in stazione”, “utilizzare Skateboard, hoverboard e simili”, “fumare”, “vendere beni e servizi di qualsiasi genere in mancanza di autorizzazione. E’ consentito: “L’ingresso di biciclette, monopattini o altri veicoli a propulsione elettrica o manuale esclusivamente condotti a mano”, “fumare in corrispondenza delle aree indicate lungo le banchine”. I trasgressori saranno sanzionati a norma di legge, recita ancora il cartello. E poi ancora “Possono essere escluse dai treni o allontanate dalle stazioni le persone che si trovino in stato di ubriachezza, che offendano la decenza o diano scandalo o disturbo agli altri viaggiatori e che ricusino di ottemperare alle prescrizioni d’ordine e di sicurezza del servizio”.
Nulla da contestare se non fosse che il servizio offerto non è dei migliori. La stazione ferroviaria di San Pietro Vernotico non è servita da bagni pubblici, di conseguenza i fruitori dei treni sono costretti a chiedere la cortesia al bar che si affaccia sui binari: “C’erano ma furono smantellati per la realizzazione del sottopasso e non sono mai più stati rimpiazzati - spiega il titolare - si tratta di un servizio essenziale e non è giusto che debba mettere a disposizione il bagno del bar. Di notte accade che qualcuno utilizza le aiuole per i propri bisogni fisiologici”. Poi c’è la tettoia che copre l’area di aspetto che presenta crepe e quando piove l’acqua si infiltra creando pozzanghere che restano anche quando cessa di piovere mettendo a rischio l’incolumità dei viaggiatori.
Tra gli altri disagi segnalati dal titolare, che raccoglie giornalmente le lamentele dei pendolari, c’è quello legato agli escrementi dei piccioni: entrando in stazione si rischia di essere colpito dagli stessi e di calpestarli. La facciata del bar e dell’edificio che costeggia i binari dove c’è anche l’apparecchio per convalidare i biglietti, le panchine e il secondo ingresso, è piena di deiezioni.
Per non parlare noi dei bivacchi nelle ore notturne, i vandali hanno devastato il recinto di un laghetto con pesciolini rossi, realizzato dal proprietario del bar. “Siamo qui da quasi 50 anni e abbiamo sempre contribuito al decoro dello scalo ferroviario, ma ci sono situazioni a cui non possiamo provvedere noi. Abbiamo mandato diverse mail agli organi competenti ma ancora nessuno ci ha risposto”.