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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità San Pietro Vernotico

Premio di produttività negato: ex vigile urbano la spunta sul Comune

Il tribunale di Brindisi rigetta il ricorso contro un decreto ingiuntivo. L'ente dovrà pagare spese legali per 1300 euro

SAN PIETRO VERNOTICO - E' stato rigettato il ricorso presentato dal Comune di San Pietro Vernotico nei confronti di Fernando Elia, ex vigile urbano (difeso dall'avvocato Carlo Caniglia), al quale l'ente non aveva riconosciuto un premio di produttività di 1640 euro riferito all'anno 2015. Confermato il decreto ingiuntivo mentre il Comune condannato al pagamento delle spese legali ed accessorie che ammontano a 1300 euro. Così, infatti, si è pronunciato il tribunale ordinario di Brindisi, sezione lavoro, in composizione monocratica, nella persona del giudice, Gabriella Puzzovio, con sentenza emessa il 28 ottobre scorso. L’amministrazione (difesa dall'avvocato Rosa Maria Rizzo), nel ricorso depositato il 22 giugno 2017, aveva eccepito la nullità della clausola contrattuale assunta, l’infondatezza della pretesa e l’inammissibilità del ricorso per decreto ingiuntivo poichè la determina numero 449 del 14 novembre 2016 era stata revocata in via di autotutela. 

Il ricorso, però, è stato rigettato poichè, come si legge nella sentenza "Il salario di produttività è un emolumento accessorio della retribuzione di natura premiale che, con riferimento agli enti locali, è previsto, nelle sue linee generali, dall'articolo 17 del Ccnl 1/4/1999 del comparto enti locali", pertanto, nella situazione specifica "il Comune non ha contestato né l’effettivo raggiungimento degli obiettivi né le risultanze della valutazione effettuate dal dirigente in ordine alla performance resa essendosi limitato ad eccepire: la nullità della clausola contrattuale assunta in sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa del 21 gennaio 16 e l’inammissibilità del ricorso monitorio perché fondato su una delibera revocata." Pertanto, le eccezioni sollevate non sono meritevoli di accoglimento.

A ciò si aggiunge, poi, che il Comune aveva "già vincolato le somme e non poteva intervenire su tale vincolo con una mera delibera di revoca dei compensi di produttività, essendo necessario a tal fine al più un provvedimento di variazione del bilancio riguardante l’utilizzo della quota vincolata e accantonata." Il ricorso, quindi, è stato rigettato, viene confermato il decreto ingiuntivo ed il Comune condannato al pagamento delle spese legali ed accessorie che ammontano a 1300 euro.

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