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San Vito dei Normanni, successo di pubblico per don Federico Bortoli

Il cancelliere della Diocesi di San Marino-Montefeltro ha presentato il suo libro “La distribuzione della Comunione sulla mano”

SAN VITO DEI NORMANNI - Una sala gremita di fedeli, tra cui numerosi esponenti istituzionali di diversi Comuni, ha accolto con vivo interesse, giovedì 13 febbraio, don Federico Bortoli, cancelliere della Diocesi di San Marino-Montefeltro, che a San Vito dei Normanni ha presentato il suo libro “La distribuzione della Comunione sulla mano”. L’evento, patrocinato dalla Comune, era promosso dalla scuola Ecclesia Mater in collaborazione con il locale Coetus Fidelium che riunisce tanti fedeli che amano e seguono la celebrazione della liturgia secondo il cosiddetto rito antico, liberalizzato col Motu proprio “Summorum Pontificum”.

L’autore ha ripercorso, alla luce di documenti e fonti, la storia della distribuzione dell’Eucarestia dalle origini sino ai giorni nostri, illustrando le disposizioni che la Chiesa ha emanato su questo tema. Come ha ricordato Papa Francesco nella Catechesi del 21 marzo 2018: “Secondo la prassi ecclesiale il fedele si accosta normalmente all’eucaristia in forma processionale, e si comunica in piedi con devozione, oppure in ginocchio, come stabilito dalla Conferenza episcopale, ricevendo il sacramento in bocca o, dove è permesso, sulla mano”.

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La comunione sulla mano, come ben documenta don Federico Bortoli, è infatti un indulto, un’eccezione alla norma, che si è imposta a partire dai Paesi protestanti, ma che crea numerosi problemi di rispetto e devozione alla Sacre Specie, per non parlare di veri e propri sacrilegi. Sul punto, il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che ha curato la prefazione, ribadisce come sia “opportuno promuovere la bellezza, l’appropriatezza e il valore pastorale di una pratica sviluppata durante la lunga vita e tradizione della Chiesa, cioè l’atto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua e in ginocchio”.

A conclusione dell’evento, decine di domande da parte dei fedeli hanno consentito a don Federico Bortoli di chiarire dubbi e ribadire verità ai sensi delle norme vigenti, come l’utilizzo del piattino, previsto anche nella messa nuova per evitare l’eventuale dispersione dei frammenti.

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