"Uno sguardo verso una rinascita collettiva": a Cisternino i centrini incantano i turisti
L'installazione dell'artista Bernardo Palazzo denominata "Il ponte dei desideri", è visitabile fino a fine settembre
CISTERNINO - C’è tempo fino a fine settembre prossimo per visitare “Il ponte dei desideri” a Cisternino, uno dei borghi più belli D’Italia, ogni anno meta di migliaia di turisti. Si tratta del nuovo progetto artistico-scenografico dell’artista-designer Bernardo Palazzo che vede l’installazione di 33 centrini sul Ponte della Madonnina, opere realizzate con l’uncinetto “grandi mantra, come preghiere scritte col cotone e le mani di donne pazienti”. L’iniziativa rientra nel fitto programma del «Borgo che dondola», il cartellone estivo del Comune di Cisternino, ed è realizzata in collaborazione con Luzzart Aps, l’agenzia Syncretic e con il contributo del Comune.
Con la nuova installazione «Il Ponte dei Desideri», che rientra nel più ampio progetto Firmamento che ha coinvolto altri centri del Brindisino, Bernardo Palazzo e Luzzart “vogliono far volgere lo sguardo verso una rinascita collettiva, che passa dalla continua sperimentazione e studio delle trame dei centrini che ha condotto l’artista in un percorso di ricerca introspettiva, che si manifesta in questa nuova installazione”.
“In natura nulla è fermo, tutto si muove, ogni elemento è vibrazione. La pietra, l’uomo, l’intero universo. Tutto è in continuo movimento e mutamento - spiega Bernardo Palazzo - trentatrè centrini sul Ponte della Madonnina ruotano al vento, o alle mani dei fruitori, come le preghiere rotanti buddhiste ruotano allo sfiorare delle mani dei fedeli”.
“Grandi girasoli antichi che guardano ogni giorno il tramonto, portando al Dio Sole i nostri desideri, le nostre profonde intenzioni. Chiedi e ti sarà dato disse il Maestro, allora come campane risuoneranno i nostri pensieri sul ponte dei desideri, come note di una sinfonia si libereranno nell’aria uniti da un pensiero comune il nostro, di pace libertà e unione".
“La pandemia – continua Luca Palazzo - ha dimostrato, anche ai più scettici e individualisti, come tutti gli esseri viventi siano interconnessi tra loro e che nessuno si salva da solo. È necessaria una visione sincretica, che vede ciascuno contribuire al bene comune nel qui e ora. Il Ponte dei Desideri diviene così uno spazio partecipato dove ognuno può mettere in circolo energie positive attraverso una preghiera, una dedica, un desiderio o un pensiero di rinascita personale o collettiva”.
E la nuova installazione così come quella dello scorso anno, incanta le centinaia di visitatori che ogni anno si riversano in uno dei borghi più caratteristici della Valle D'Itria.