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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Shoah, concorso “Voltati, Janine vive”: un premio anche a studentesse brindisine

Frequentano l’Ipsss Morvillo Falcone. Concorso indetto dal Ministero dell’Istruzione e dall’associazione Rondine Cittadella della Pace.

BRINDISI - L’Ipsss Morvillo Falcone di Brindisi è tra i vincitori del concorso “Voltati, Janine vive”, indetto dal Ministero dell’Istruzione e dall’associazione Rondine Cittadella della Pace. La Commissione esaminatrice del  concorso ha voluto premiare l’elaborato proposto dagli studenti del professionale brindisino diretto dalla dott.ssa Irene Esposito, con la seguente motivazione: “La qualità del vostro lavoro testimonia l’impegno e la passione con i quali realizzate la mission del sistema nazionale di istruzione”.

Il concorso aveva quale fine quello di favorire tra i giovani la conoscenza e la consapevolezza del tragico evento della Shoah, promuovendo l’educazione ai diritti umani. La senatrice Liliana Segre un anno fa, nel corso di una pubblica cerimonia, consegnò alle studentesse e agli studenti italiani la memoria di Janine, una ragazza francese sua compagna di prigionia uccisa ad Aushwitz nella camera a gas. Nell’occasione venne lanciato il concorso “Voltati, Janine vive” (valevole per l’anno scolastico 2020/21) rientrante nelle attività che il Ministero dell’Istruzione è impegnato a promuovere per lo sviluppo di progetti e di iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah.

L’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi, tenuto conto dell’alta rilevanza dell’iniziativa, ha voluto prendere parte al concorso, diffondendolo tra gli studenti. In particolare le studentesse Maria Calugareanu e Ilaria Ardillo (5 A, settore Moda), coordinate dalla prof.ssa Sonia Ceci ed affiancate da alcuni ragazzi speciali, hanno realizzato nel laboratorio di ceramica una scultura molto significativa, che è stata appunto selezionata dalla Commissione esaminatrice del concorso.

“L’elaborato di natura artistica – spiega la prof.ssa Ceci – è stato realizzato dalle studentesse dopo avere recepito le testimonianze di Liliana Segre sulla compagna di prigionia Janine. L’opera, che ha preso forma da un blocco di argilla, è costituita da un groviglio di corpi disperati e rassegnati che procedono in un’unica direzione, il volo”. Nei prossimi giorni verrà comunicata la data e le modalità della premiazione.

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