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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Più telecamere e riqualificazione dei quartieri: patto per la sicurezza a Brindisi

Protocollo sottoscritto dal prefetto Carolina Bellantoni e il sindaco Riccardo Rossi: maggiore connessione fra le sale operative delle forze dell'ordine, contrasto a movida molesta e somministrazione di alcolici ai minori

BRINDISI – Implementazione degli impianti di videosorveglianza e maggiore connessione fra le sale operative della forze dell’ordine. Questi i cardini del patto per la sicurezza che è stato sottoscritto stamattina (giovedì 26 maggio) presso la prefettura di Brindisi, dal prefetto Carolina Bellantoni e dal sindaco Riccardo Rossi. Presenti anche il questore Annino Gargano, i comandanti provinciali dei carabinieri, colonnello Vittorio Carrara, e della guardia di finanza, colonnello Piergiorgio Vanni, e il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antonio Orefice. Maggiore sicurezza, per quel che riguarda il capoluogo di provincia, comporta anche il contrasto a fenomeni come gli schiamazzi notturni nelle aree della movida, il contrasto alla somministrazione di alcolici ai minorenni e una serie di altre iniziative volte a riqualificare i quartieri considerati più a rischio, tramite anche il potenziamento dell’impianto di pubblica illuminazione. Il protocollo tocca insomma vari aspetti della quotidianità in vista dell’estate 2022, periodo dell’anno in cui, fra turisti e lavoratori fuori sede che rientrano a casa, in città circolano più persone. 

Patto sicurezza Brindisi-2

L’intesa è stata concepita “con l’obiettivo – spiega il prefetto – di rendere migliore la percezione di sicurezza e di fare sicurezza attraverso possibili sfaccettature”. In questo modo si consolida una collaborazione già iniziata, come rimarcato dallo stesso prefetto, nel periodo del Covid. “Il patto – afferma ancora Carolina Bellantoni – agevola questo momento di ripresa generale. La sicurezza è un fattore di sviluppo. Lavorare su legalità e nello stesso tempo aprirsi alle opportunità di sviluppo che ci vengono sia dal Pnrr che dalla ripresa successiva al Covid è importante e questo è un ulteriore strumento che mettiamo a servizio della comunità”. 

“Si tratta – dichiara il primo cittadino – di un patto molto importante. Giungiamo a questa firma dopo un periodo di condivisione del patto, validato dal ministero. Grazie a questo protocollo potremo discutere dei principali aspetti della sicurezza urbana, riguardanti non solo la dislocazione delle pattuglie”. Il sindaco fa appunto riferimento ai temi della movida, alla riqualificazione delle periferie e all’installazione di nuove telecamere di sicurezza. A tal proposito il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antonio Orefice, ha spiegato che con residui rivenienti da risparmi del passato è stato avviato l’iter per la realizzazione di un nucleo di videosorveglianza: strumento di cui l’amministrazione comunale attualmente non dispone. Gli unici impianti utilizzati attualmente dalla Polizia Locale sono infatti quelli della questura realizzati tramite il Pon 2009 e quelli della Protezione Civile afferenti il rischio idrogeologico. “Il primo nucleo del nuovo impianto di videosorveglianza comunale – chiarisce Orefice – riguarderà i parchi cittadini e il piazzale antistante la stazione ferroviaria”. Sarà inoltre utilizzato un sistema che consentirà ai sistemi già esistenti, sempre in ambito di videosorveglianza, di “dialogare” fra di loro. 

In prima linea nella gestione della sicurezza ci saranno, come sempre, le forze dell’ordine. A tal proposito, proprio nella mattinata odierna, il segretario generale provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia di Stato) ha lanciato un monito sul mancato invio di rinforzi in provincia di Brindisi, a differenza delle circa 30 nuove unità inviate invece nella provincia di Lecce. Ma su questo fronte giungono rassicurazioni sia dal prefetto che dal questore. “In caso di particolari necessità – afferma il prefetto – chiederemo i rinforzi necessari e ci saranno dati”. Ci sarà dunque la possibilità di integrare le forze attualmente disposizione, ritenute sufficienti per fronteggiare la stagione estiva. “Nei fine settimana – afferma il questore – vi saranno dei servizi mirati nelle località turistiche maggiormente prese d’assalto, con presenza di turisti. Faremo fronte con equipaggi dedicati al controllo del territorio, fra cui i reparti di Prevenzione crimine, con il coinvolgimento anche di unità cinofile anti droga e personale in borghese. In caso di concerti o eventi particolari, verranno richiesti e otterremo rinforzi adeguati per quello specifico evento”.

Il patto per la sicurezza parte dunque da Brindisi, ma, come assicurato dal prefetto, sarà esteso anche ad altri Comuni del Brindisino. Uno dei primi potrebbe essere quello di Carovigno. 

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