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Sospesa comunicazione ai sindaci dei dati sul contagio

Su richiesta della Protezione civile, in attesa di confronto con Anci e Regioni. Un intervento di Andrea Caroppo (Lega)

Sta diventano un problema cruciale nazionale quello della comunicazione e della circolazione dei dati sul contagio. Non solo dal punto di vista del diritto all’informazione, con i tutti i crismi previsti dalla deontologia professionale circa la tutela della privacy, questione affrontata recentemente da BrindisiReport, ma anche delle funzioni istituzionali. Sta sollevando sconcerto una circolare della Protezione civile ai sindaci per una sospensione per ora provvisoria della comunicazione dei contagi nelle città ai sindaci, mentre in Puglia l’europarlamentare Andrea Caroppo sollecita la Regione, al contrario, ad essere meno ermetica sulla statistica di diffusione del coronavirus nei territori.

Borrelli alle Asl: sospendere comunicazione dati ai sindaci

Intanto anche i sindaci della Provincia di Brindisi hanno ricevuto una circolare inviata ai vertici delle Asl e ad altre istituzioni a firma di Angelo Borrelli, il capo della Protezione civile nazionale, che invita a sospendere la comunicazione dei dati sui casi di positività ai sindaci del Comuni interessati, in attesa di affrontare il problema con l’Anci (l’associazione dei Comuni italiani), le Regioni e le Province autonome. Oggetto della disposizione, “Emergenza Covid-19, tutela dei dati personali”. La possibilità di una sospensione dei dati ai sindaci era stata, pare, già anticipata verbalmente.

Senza entrare nel merito della questione e della effettiva utilità della sospensione del flusso di dati del contagio alla principale autorità sanitaria di un Comune, vale a dire il sindaco, va detto che le reazioni in provincia di Brindisi sono state di perplessità e di irritazione (vedi quella del sindaco di San Michele Salentino).

Anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha espresso la propria opinione sulla decisione: "Sino ad ieri ricevevamo ogni giorno un rapporto aggiornato, un foglio Excel,  con nome cognome, residenza e numero di telefono di ciascun contagiato, con indicazione se ospedalizzato e di chi posto in quarantena con indicazione della data di termine della quarantena. Da oggi nulla più. I sindaci hanno il diritto di essere informati, non è una formalità, ma la necessità di avere contezza di quanto accade per controllare e prendere provvedimenti. Sono sicuro che presto questo 'problema' si risolverà. Lo si deve ad ogni comunità". 

Ferma restando la doverosa privacy che va osservata sull’identità delle persone contagiate, un sindaco ha il diritto o meno di sapere se ha una cassiera di supermercato ammalata, il dipendente di un ufficio pubblico, un medico, il gestore di un servizio di pubblica utilità? Non ci dovrebbero essere dubbi sulla risposta. Pertanto prima si definirà la questione con l’Anci, le Regioni eccetera, e meglio sarà.

Andrea Caroppo-2

La protesta dell’europarlamentare Andrea Caroppo

“Copertino, Lecce, Foggia, Bari, Acquaviva, Ostuni, Taranto, San Giovanni Rotondo e oggi Altamura e Castellaneta: non si contano più i casi di infezione negli ospedali, tra medici e infermieri, ma anche tra pazienti ricoverati nei nosocomi per altre ragioni, tant’è vero che la Puglia ha il tasso di mortalità con Covid-19 più alto del Centro Sud, contando un numero di decessi abnorme a fronte del numero di contagi accertati e dichiarati”. Lo dichiara l’europarlamentare pugliese della Lega, Andrea Caroppo.

“Al di là delle eventuali responsabilità dei singoli nella vicenda relativa all’ospedale di Castellaneta (un medico che ha violato i protocolli ha contagiato tre primari e quattro infermieri, ndr), è evidente un intollerabile deficit di dispositivi di protezione individuale e di organizzazione che sta mettendo ulteriormente in ginocchio il nostro sistema sanitario regionale e determinando l’insorgenza di pericolosi cluster infettivi. Allo stesso tempo è inaccettabile – dice Caroppo -  la confusione e il deficit di comunicazione che sta denotando l’operato della Regione”.

A proposito della comunicazione dei dati, l’europarlamentare punta l’indice su “numeri differenti da quelli comunicati dalla Protezione Civile, diversi da quelli comunicati dai sindaci, comunicazioni tardive ai primi cittadini e soprattutto nessuna indicazione sulle aree in cui si diffondono i contagi. Eppure conoscere le zone precise del contagio è la prima misura di prevenzione, per tutti”.

“Per queste ragioni chiedo immediatamente al presidente della Regione, non solo che nomini quanto prima un assessore alla sanità, ma anche che si attivi immediatamente ed effettivamente uno screening massivo sugli operatori sanitari; ci sia celerità, uniformità e trasparenza nelle comunicazioni e soprattutto vengano comunicate le località in cui vengono accertati i contagi”, prosegue Andrea Caroppo.

“Il tempo che forse ancora abbiamo va assolutamente utilizzato per mettere in sicurezza prioritariamente il personale medico sanitario ed elevare la soglia di attenzione, istituzionale ed individuale, nelle zone in cui si diffonde il contagio”, conclude il parlamentare europeo pugliese.

Articolo aggiornato alle 16,25 del 20 marzo 2020 (dichiarazioni sindaco di Brindisi)

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