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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La storia del ciclismo nella provincia di Brindisi raccontata attraverso le foto

Sarà possibile visitare la mostra documentaria e fotografica “Gare ciclistiche in provincia di Brindisi. 1910-1971” sabato 26 e domenica 27 settembre

BRINDISI - Nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020, presso il chiostro dell’Archivio di Stato di Brindisi sarà possibile visitare la mostra documentaria e fotografica “Gare ciclistiche in provincia di Brindisi. 1910-1971”. Nelle due giornate l’istituto effettuerà l’apertura straordinaria dalle ore 17 alle ore 21. 

La mostra racchiude documenti e foto d’epoca di grande interesse attraverso i quali è ricostruita la storia del ciclismo nella provincia di Brindisi. Per saperne qualcosa in più, BrindisiReport.it ha incontrato la direttrice dell’Archivio di Stato, dottoressa Maria Antonietta Ventricelli.

“È imminente  l’arrivo del Giro d’Italia a Brindisi, il 9 di ottobre, e per questo motivo abbiamo pensato che forse era interessante presentare una carrellata di documenti relativi all’attività ciclistica a partire dal primo Novecento fino ad arrivare al Giro d’Italia del 1971, che è l’ultimo passaggio a Brindisi del Giro”, afferma la direttrice.  

I documenti in mostra (3)-2

“Il Giro d’Italia cominciò nel 1909 partendo da Milano e sulla scia di questo entusiasmo che c’era per questo Sport che andava ad affermarsi, un po’ in tutta Italia cominciarono a sorgere delle società ciclistiche. E venivano organizzate delle gare anche a livello locale, perché c’era una serie di appassionati che si voleva cimentare in questo”. 

Come ricorda la dottoressa, nel 1910 ci fu la Gara Taras, che partiva da Taranto e il cui percorso era Taranto, Grottaglie, Francavilla Fontana, Brindisi e ritorno. Due anni dopo, nel giugno del 1912, ci fu un’altra gara sul percorso Brindisi-Taranto-Brindisi. Nel ’14 si svolsero una serie di gare sportive aperte a tutti, non soltanto quindi a chi praticava ciclismo. La tappa era Brindisi-Carovigno-Brindisi. A questa venne affiancata la gara di nuoto che si doveva fare sempre all’interno del porto. Con la Prima Guerra Mondiale l’attività ciclistica fu sospesa per essere poi ripresa negli Anni Trenta, con il Giro del Salento. Si organizzarono così delle gare su percorsi più lunghi. “La cosa interessante che abbiamo trovato, penso che sia un documento forse unico, è il primo passaggio da Brindisi del Giro d’Italia, infatti stampato su carta rosa dalla Gazzetta dello Sport”, evidenzia la dottoressa Ventricelli. “Il 17º Giro d’Italia passa da Brindisi, provenendo da San Vito, diretto a San Pietro. Il Giro d’Italia è passato a Brindisi due volte, nel’ 29 e nel ’71. E quest’anno, nel 2020”. 

L’attività ciclistica si fermò nuovamente con la Seconda Guerra Mondiale, per riprendere poi negli anni cinquanta, anni in cui il ciclismo si affermò molto. “Nel ’55 c’è anche la 1º Coppa Città di Brindisi, di ciclismo. Una gara di 62 Km su circuito. Non era a tappe”, prosegue la dottoressa. “Abbiamo voluto evidenziare chi era il sindaco dell’epoca, l’avvocato Lazzaro, e tutto il comitato d’onore e il comitato organizzatore”. Tra i documenti in mostra vi è anche l’atto costitutivo della Società Ciclistica “Fausto Coppi” di Brindisi, fondata nel 1960. “La cosa che mi ha colpito”, aggiunge, “è che il presidente era Adriano Liuti e il segretario Romeo Tepore. Romeo Tepore è stato poi l’esponente di spicco del ciclismo brindisino perché ha organizzato poi, negli anni ottanta, “Brindisi in bicicletta”. Purtroppo è scomparso da pochi mesi. È stato una figura rilevante nel ciclismo a Brindisi. E infatti possiamo vedere che fondano questa prima società naturalmente dedicandola a Fausto Coppi, che è il campione del momento in Italia”.

I documenti in mostra (5)-2

A Brindisi furono istituite inoltre la società Enal Ignis, con sede in Corso Roma, importante anche a livello nazionale, e la “Giovanni Asolo”. Nel 1971 il Giro d’Italia passò per la seconda volta da Brindisi. Partì da Lecce e arrivò in città con una tappa a cronometro per squadre. La seconda tappa fu Brindisi-Bari. “Il Giro arriva al piazzale Lenio Flacco”, conclude la Ventricelli, “dove quasi tutta la città si raduna per vedere l’arrivo del Giro d’Italia e la prima tappa viene vinta, abbiamo detto che era una staffetta, dalla società Salvarani, dove c’era anche Gimondi”.

Le visite guidate alla mostra “Gare ciclistiche in provincia di Brindisi. 1910-1971”, per assicurare la tutela della salute del personale dell’Archivio di Stato e dei visitatori, e per evitare assembramenti, si svolgeranno su prenotazione per gruppi di 15 persone secondo le seguenti fasce orarie: sabato 26 settembre il primo ingresso sarà alle 17.30, mentre il secondo ingresso sarà alle 19.00. Anche domenica pomeriggio il primo ingresso sarà alle 17.30, il secondo ingresso alle 19.00. Per informazioni e prenotazioni si potrà telefonare al numero 0831-523412 dell’Archivio di Stato di Brindisi.

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