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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Puglia. Suicidio assistito, in consiglio regionale una proposta di legge

Fabiano Amati: "Abbiamo il dovere di rispettare la sentenza della Consulta, nella memoria di Mario e di tutti quelli che l’hanno preceduto nella lotta"

“Ecco a cosa serve la proposto di legge pugliese. Serve ai tanti Mario, ossia Federico Carboni morto oggi (giovedì 16 giugno 2022) di dover fare anche un’incivile colletta per realizzare la volontà di morire serenamente e in modo indolore. E il tutto nonostante ci sia una sentenza della Corte costituzionale con cui è stato reso legale l’aiuto alla morte a determinate condizioni, compresa quella che sia il sistema sanitario pubblico a effettuare l’assistenza e i necessari trattamenti. Altro che colletta”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore e primo firmatario di una proposta di legge regionale per organizzare le modalità di “assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di pazienti terminali”.

“La sentenza 242 del 2019 della Corte costituzionale ha sottratto dall’area della punibilità penale la condotta di chi aiuta a morire in modo sereno e indolore le persone in stato di malattia terminale, nel rispetto di alcune condizioni contestuali - continua Amati -: decisione libera e consapevole; presenza di patologia irreversibile; vita assicurata con trattamenti di sostegno; condizione fisica e psicologica intollerabile; assistenza sanitaria in strutture pubbliche; parere del comitato etico.Ciò significa che la prestazione di aiuto alla morte è un dovere del sistema sanitario regionale pubblico, per cui servirebbero solo provvedimenti utili a stabilire le modalità organizzative ed evitare ipotesi di sottrazione ingiustificata dall’erogazione della prestazione".

"Insomma - conclude il consigliere regionale del Pd - un’attività assegnata alle strutture pubbliche del servizio sanitario, com’è noto gestite dalle regioni e su cui incombe la funzione di tutela della salute in base ai principi di legislazione concorrente. Anche nella memoria di Mario e di tutti quelli che l’hanno preceduto nella lotta, ribadisco la speranza che il consiglio regionale della Puglia approvi al più presto la proposta, con l’auspicio di vedere tutti i consigli regionali italiani impegnati nella stessa missione”.

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