"Quei dehors non andavano rimossi": annullata un'ordinanza del Comune
Accolto il ricorso dei titolari di un ristorante. La proroga dell'autorizzazione era stata chiesta con congruo anticipo
FASANO – Avevano imposto la rimozione dei dehors, nonostante da tempo fosse stata richiesta la proroga dell’autorizzazione a esporli. La seconda Sezione del Tar di Lecce ha annullato un’ordinanza di smontaggio del dehors emesso nel novembre 2018 dal Comune di Fasano a carico di una società che gestisce un’attività di ristorazione, difesa dagli avvocati Pier Luigi Portaluri, Leonardo Musa e Giorgio Portaluri.
“Pur avendo ricevuto la richiesta di proroga dell’autorizzazione per il dehors diverso tempo prima della scadenza del titolo originario – si legge in una nota degli avvocati della società ricorrente - l’amministrazione ha comunque ritenuto d’imporre lo smontaggio della struttura senza prima pronunciarsi sull’istanza di proroga.”
“La società ha proposto ricorso sostenendo che il Comune – proprio in ragione della tempestività e della completezza dell’istanza di proroga – non avrebbe mai dovuto imporre una misura tanto gravosa come la rimozione della struttura senza essersi pronunciato prima sulla proroga”.
“Il Tar Lecce ha affermato un importante principio: prima della decisione sulla richiesta di proroga di un’autorizzazione è irragionevole imporre la rimozione della struttura poiché in questo modo si farebbero ricadere sul privato le conseguenze dei ritardi e delle inefficienze dell’Amministrazione”.
“La decisione del Tar Lecce – sottolineano gli avvocati Musa e Portaluri – individua un corretto punto di equilibrio tra le posizioni di un imprenditore che intende proseguire la propria attività e l’interesse pubblico alla ordinata gestione del territorio”.