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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Torre Santa Susanna

Nuova vita per la casa della famiglia Guerriero: ceduta all'Ambito Territoriale

La storia dell'immobile delle vittime della Scu, rimasto invenduto per anni. La scritta "chi compra muore" è stata cancellata di recente dal Comune

TORRE SANTA SUSANNA - Ogni casa ha la sua storia peculiare. Se l'immobile sito in via Giustino Fortunato a Torre Santa Susanna avesse il dono della parola, ne avrebbe di cose da raccontare: dalle vicende della famiglia che ne era proprietaria a una scritta particolare. La casa apparteneva alla famiglia Guerriero, vittime della Sacra Corona di Torre. L'immobile è stato in vendita per anni, ma il messaggio scritto non lasciava spazio alla fantasia: "Chi compra muore". Il Comune di Torre Santa Susanna, di recente, ha fatto cancellare quella frase. Di più: nel febbraio 2022, ha ceduto la casa all'Ambito Territoriale Br-4. L'immobile sarà donato alla collettività, per interventi sociali.

Un passo indietro. Torre Santa Susanna, primi anni '90. In paese il nome "Bruno" fa paura. E' il clan che "detta legge" nel territorio. Non ci sono solo affari loschi, ma anche omicidi: quelli di Romolo Guerriero e Cosimo Persano, avvenuti a distanza di due mesi nella primavera del 1990. Romolo Guerriero è poco più di un ragazzo. I genitori, Salvatora e Nicola, sono brave persone, non capiscono cosa sia successo al figlio, vittima di "lupara bianca". Vanno in giro, fanno domande, chiedono. Vogliono almeno un corpo da piangere, vogliono dare degna sepoltura al proprio figlio. Un giorno spariscono anche loro. E' la Torre Santa Susanna degli anni '90.

C'è chi non si arrende, c'è chi si chiama Mina, Mina Guerriero. La donna, sorella di Romolo, denuncia tutto, fa scattare un blitz. Lo Stato risponde al clan Bruno. Poi ci saranno i processi, gli ergastoli, ma prima Mina deve cambiare vita. E decide di vendere le proprietà a Torre. Compaiono le scritte, scritte che spaventano: "Chi compra muore", per l'appunto. Nessuno comprerà l'immobile sito in via Fortunato. Nel 2014 passa in mano al Comune di Torre Santa Susanna. E rimane inutilizzato, in abbandono per anni. Sette anni sono lunghi, ma l'Amministrazione Saccomanno a fine 2021 decide che diventerà un "alloggio sociale per adulti in difficoltà".

Antonio Calabrese, presidente dell'Ambito Territoriale Brindisi 4

Poi, nel febbraio 2022, un lieve cambio di rotta. Il Comune di Torre, guidato sempre da Michele Saccomanno, cede due alloggi all'Ambito Territoriale Br-4. Uno si trova in via Duca d'Aosta. L'altro è proprio quello che apparteneva alla famiglia Guerriero. C'è il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ci sono varie linee d'intervento, nel sociale. All'Ambito territoriale stanno procedendo con le valutazioni del caso. E' in predicato l'istituzione di un centro servizi per la povertà, con tanto di alloggi temporanei per monitorare la situazione di persone senza fissa dimora. In caso di urgenze, è prevista anche la presenza di un medico. 

Insomma, una forma di "scouting" per scoprire forme di povertà nascoste. La casa della famiglia Guerriero potrebbe ospitare questo servizi, c'è in corso un "ballottaggio" con l'altro immobile torrese. Ma comunque tornerà a nuova vita. Spiega il presindente dell'Ambito Territoriale, Antonio Calabrese: "Il nostro obiettivo è quello di valorizzare tutti gli immobili nella nostra disponibilità, per iniziative di questo genere. Gli immobili con una storia 'complicata' vanno restituiti al territorio, ai cittadini, a chi ne ha bisogno". E' proprio il caso dell'immobile appartenuto un tempo alla famiglia Guerriero, una famiglia che ha avuto il coraggio di ribellarsi al male che ha oppresso Torre Santa Susanna.

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