Sanità: la Uil Fpl proclama lo stato d'agitazione del personale Asl
Il segretario generale del sindacato, Facecchia, segnala problematiche riguardanti il pagamento delle prestazioni aggiuntive, l'abbattimento delle liste d'attesa e la carenza d'organico nel Pronto soccorso e nei reparti
Il sindacato Uil Fpl proclama lo stato d’agitazione del personale dell’Asl Brindisi. Lo fa attraverso una lettera aperta a firma del segretario generale, Gianluca Facecchia, indirizzata alla prefettura di Brindisi, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al management dell’azienda sanitaria locale.
“Ad oggi - si legge nella missiva - nonostante i vari solleciti della presente organizzazione sindacale finalizzati a chiudere la questione annosa dei pagamenti delle prestazioni aggiuntive, parzialmente retribuite, i lavoratori impegnati nella campagna vaccinale non hanno ricevuto nessuna risposta ufficiale in merito. Solo da 'voci di corridoio' aziendali siamo a conoscenza che l’azienda ritiene chiusa sotto tutti gli aspetti finanziari e organizzativi la campagna vaccinale. (Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato ha dato). Riceviamo una convocazione di incontro per programmare il nuovo piano vaccinale, senza aver dato risposte per il trascorso”.
Altro problema è quello delle liste d’attesa. “Non esiste e non c’è nessuna volontà da parte dell’azienda – rimarca Facecchia - di provvedere insieme alle parti sindacali a creare un piano per abbattere le liste di attesa, compito principale e fondamentale di un’azienda sanitaria pubblica, ma in una condizione di astrattezza manageriale sembra che il problema non esista”.
Si segnalano inoltre “carenze organizzativo-strutturali con organici esigui che non consentono di espletare un adeguato piano ferie al personale che da mesi è ‘imprigionato’ in uno stress da lavoro correlato”. E “dal locale pronto soccorso (terra di nessuno, ormai dove tutti sono a conoscenza della gravissima situazione ma sembra che vada tutto come dovrebbe) ed in tante unità operative il personale è sottoposto ad un attacco di richieste senza precedenti con un aumento esponenziale dell’aggressività e violenza contro di essi, come se i responsabili di tutte le inefficienze e inefficacie fossero di loro responsabilità”. “Non esiste – rimarca ancora Facecchia - ad oggi un piano di tutela né ambientale né formativo che garantisca una adeguata sicurezza sui luoghi di lavoro”.
La Uil Fpl rimarca infine che “nessuna risposta concreta viene data alle varie contestazioni o segnalazioni sindacali puntualmente privi di risposta. Sarà colpa del nuovo il protocollo informatico che ha portato in confusione l’azienda, alla quale non consente di dare più risposte, visto che le domande si perdono nel cyberspazio?”.