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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Un nuovo asilo nido nell'ex caserma Ederle: i soldi arrivano dal Pnrr

Il Comune di Brindisi ottiene un finanziamento pari a 2,45 milioni. Stanziati inoltre 1,65 milioni per ricostruire l'asilo nido al rione Santa Chiara

BRINDISI - Il Comune di Brindisi ha ottenuto due finanziamenti, nell’ambito dei fondi previsti dal Pnrr, che riguardano gli asili nido. Il primo, pari a 1,65 milioni di euro, destinato alla struttura di Santa Chiara che sarà demolita e ricostruita. Il secondo, pari a 2,45 milioni di euro, riguarda invece il Polo per l’infanzia che sarà realizzata all’interno dell’ex caserma Ederle. Dopo aver realizzato la riqualificazione esterna di quell’area con fondi comunali, sarà possibile adeguare la struttura esistente ed avere un luogo adeguato ai bambini anche nel centro storico della città. I due asili nido saranno dunque a disposizione della comunità.

“Sappiamo quanto sia importante avere un asilo nido in centro e siamo anche consapevoli dei disagi affrontati quest’anno dalle famiglie che avevano scelto la struttura di Santa Chiara - racconta il sindaco Riccardo Rossi -. Questo sacrificio che hanno fatto sarà ripagato con la realizzazione di una struttura nuova e di ultima generazione in cui i bambini potranno crescere e giocare in sicurezza”.

“Il finanziamento ottenuto per la realizzazione di due asili nido in città, si aggiunge agli altri fondi già ottenuti per la riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare - precisa il vice sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici Elena Tiziana Brigante -. È una notizia che attendevamo e che colgo con soddisfazione. L'idea che la nostra città si arricchisca di strutture pubbliche dedicate all'infanzia ci inorgoglisce e ci consente di offrire maggiori servizi ai nostri cittadini, che siamo certi sapranno apprezzare il nostro impegno”.

"La notizia dei due finanziamenti del Pnrr, destinati alla ricostruzione dell'asilo nido Santa Chiara ed alla realizzazione di una struttura all'interno dell'ex caserma Ederle mi rende felice - spiega l’assessore alle Politiche sociali Isabella lettori - perché significa, prima di tutto, offrire più possibilità ai nostri piccoli di poter accedere a questo servizio, necessario per la loro crescita ma, anche,  aiutare le loro famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.


 

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