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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Vertenza cassintegrati ex Gse: in campo anche il prefetto di Brindisi

Videoconferenza stamattina in prefettura con parti sociali e rappresentanti di Dcm e del gruppo Dema. Al vaglio la possibilità di ulteriore proroga della cassa integrazione, tramite intervento legislativo

Si è tenuto questa mattina, martedì 12 ottobre, in videoconferenza, un tavolo di confronto prefettizio tra le parti sociali ed i rappresentanti aziendali della società Dcm srl e del gruppo industriale di riferimento, Dema spa.  L’incontro era finalizzato a verificare lo stato attuale della vertenza dei lavoratori della Dcm, in liquidazione dal 2018. Nel corso della riunione, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la condizione di precarietà vissuta dai lavoratori, i quali vedranno scadere entro la prossima primavera la cassa integrazione straordinaria di cui beneficiano, senza che, per il momento, si intravvedano segnali incoraggianti di ripresa del settore dell’industria aerospaziale, dove il gruppo Dema opera.

Per queste ragioni, si è auspicato come intervento prioritario una modifica legislativa volta a prorogare la durata della disposizione contenuta nell’articolo 44 della legge 109 del 2018, che consente la concessione sino ad un massimo di ulteriori dodici mesi complessivi, previo accordo stipulato in sede governativa presso il Ministero del  lavoro e delle politiche sociali, anche  in  presenza  del  Ministero  dello sviluppo  economico  e  della  Regione  interessata,  il  trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi  aziendale,  qualora l’azienda cessi l’attività, laddove sia possibile realizzare interventi di reindustrializzazione del sito  produttivo,  nonché,  in  alternativa, attivare specifici percorsi di politica attiva del lavoro, posti in essere dalla Regione interessata, finalizzati al riassorbimento occupazionale.

La proroga di ulteriori 12 mesi della cig consentirebbe di disporre del tempo necessario a realizzare interventi di promozione dell’occupazione nel territorio brindisino, da attuare anche attraverso lo strumento dell’accordo di programma, per il quale sarebbero già disponibili risorse economiche regionali pari a 23 milioni di euro circa. Sul punto hanno concordato il Prefetto, il presidente della task force regionale sull’occupazione e le crisi aziendali e le parti sociali intervenute. Dal tavolo prefettizio è emerso l’impegno unanime a sostenere unitariamente e con il supporto delle istituzioni pubbliche e private locali qualsiasi iniziativa dovesse emergere in ambito regionale finalizzata a proporre un emendamento legislativo nel senso auspicato, interloquendo con i competenti organi ministeriali.

Il Prefetto, preso atto della necessità di mettere in sicurezza i lavoratori, al fine di disporre del tempo necessario ad una ripresa del mercato di riferimento o, in alternativa, creare nuove opportunità di riconversione occupazionale, ha ribadito il suo impegno ad informare i Ministeri competenti sui risultati dell’incontro e su ogni iniziativa della quale il territorio dovesse farsi promotore, proseguendo nell’attività di interlocuzione e raccordo tra le Istituzioni locali per un impegno unitario finalizzato alla risoluzione dell’annosa vertenza in atto.
 

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