"Le capre puzzano": pastore Vituccio rischia lo sfratto, gli amici si mobilitano
La storia di Vito Nigro, ultra ottantenne, famoso cantore dell'alto Salento, e del suo ovile nel centro del paese, da anni oggetto di lamentele dei vicini
VILLA CASTELLI - Lo chiamano l'uomo delle capre perchè da oltre ottant'anni il suo unico mestiere, di nonno, in padre e in figlio, è stato quello di fare il capraro. Lui è Vito Nigro, Vituccio per tutti, una delle colonne portanti della tradizione musicale popolare pugliese che, insieme alle sue 50 caprette rischia di essere sfrattato dal suo jazzo. Il cattivo odore ed i rumori "molesti" di primo mattino recherebbero fastidio al vicinato che, nelle scorse settimane, ha presentato un esposto alle forze dell'ordine, chiedendo il trasferimento di tutto l'ovile in una zona lontana dal centro abitato.
Se è pur vero, però, che la storia ha radici lontane e che Vituccio e le capre vivono nel centro abitato ancora prima che la zona diventasse urbana, ci sono normative e leggi da rispettare perchè le capre in paese non possono stare. Lo dicono i tecnici della Asl ed i Nas che hanno effettuato un sopralluogo contestando a Vituccio, quanto pare, una serie di irregolarità, soprattutto, igienico sanitarie e per questo rischia lo sfratto. Non sarebbe una questione di intolleranza ma di rispetto della legge, secondo alcuni. Altri, invece, come gli amici musicisti di Vituccio parlano di insensibilità.
La mobilitazione #iostoconvituccio
"Un uomo che per tutta la vita ha sacrificato il suo tempo per le sue capre e chi lo conosce non può che affermare che Vituccio sia una gran brava persona oltre che uno degli ultimi pastori "alla vecchia maniera" - spiega Antonio Palmisano, che sta seguendo da vicino la vicenda, considerando che Vito non ha figli e vive con la moglie Lucia - lui e le capre sono una cosa sola, le chiama per nome, le accudisce come figlie: le munge, le aiuta a partorire".
"A questo bisogna aggiungere che Vituccio ha reso nota Villa Castelli nel mondo, cantando sul palco della notte della Taranta davanti 200 mila persone perchè è uno degli ultimi cantori del paese, un monumento vivente di storia e tradizioni. Stiamo aiutando Vituccio in questa battaglia e saremo pronti ad invadere pacificamente la piazza con tutte le capre se non gli sarà consentito di non strappare le sue radici e di vivere in tranquillità. Togliere le capre a Vituccio significherebbe condannarlo a morte".
Il sindaco Barletta: "Applicheremo quanto sarà deciso dali organi preposti"
"Come sindaco riconosco in Vituccio un forte valore rappresentativo e simbolico della nostra città e delle nostre tradizioni popolari. Vituccio rappresenta la nostra storia. In merito alla vicenda personale che alcuni stanno sollevando in questi giorni, c'è stata un'ispezione, molto probabilmente a seguito di denunce del vicinato ma ancora sulla mia scrivania non è giunta comunicazione ufficiale alcuna. La competenza del Comune sarà quella di far applicare quello che gli organi preposti avranno deciso. Al momento non siamo a conoscenza di niente di tutto ciò. Mi auguro che la vicenda possa concludersi nel migliore dei modi per tutti", ha dichiarato il sindaco Giovanni Barletta.