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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Delegazione camera penale in visita al carcere: "Nessuna criticità"

La delegazione è stata ricevuta dal direttore della struttura dott.ssa Maria Teresa Susca, dal vice-comandante dott.ssa Luisa  De Simone e dall’ispettore superiore Daniele Buttiglione

BRINDISI - Ieiri, lunedì 30 agosto, nell’ambito dell’iniziativa “Ferragosto in carcere” promossa dall’Osservatorio carcere dell’Ucpi, una delegazione composta dal presidente della Camera penale dii Brindisi  avv. Pasquale Annicchiarico, dal referente della Regione Puglia dell’Osservatorio carcere Ucpi  avv. Giuseppe Guastella e dall’avv. Michele Fino componente dell’osservatorio carcere della camera penale di Brindisi, ha visitato la casa circondariale di Brindisi.

La delegazione è stata ricevuta dal direttore della struttura dott.ssa Maria Teresa Susca, dal vice-comandante dott.ssa Luisa  De Simone e dall’ispettore superiore Daniele Buttiglione.

La visita durata circa 1 ora e mezza, dopo una conversazione nell’ufficio della direttrice che unitamente al vice comandante ha fornito una serie di dati di particolare interesse (riportati di seguito), ha riguardato tutte le aree della struttura compresa l’area sanitaria e la cucina nonché le sale colloqui ed i cortili dedicati al passeggio.

L’edificio ospita attualmente 185 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 114, così distinti: 114 con posizione definitiva, 11 appellanti, 12 ricorrenti, 12 con posizione mista. Singolare (in ogni senso) la presenza di 1 soggetto in semidetenzione. Gli stranieri sono 30 per la maggior parte di nazionalità albanese.

L’area sanitaria formata da 1 dirigente sanitario con assistenza H24 del medico di guardia ed assistenza infermieristica, è dotata di ambulatori di Cardiologia, oculistica, odontoiatria. Le visite specialistiche sono eseguite all’ esterno presso gli ambulatori della Asl Brindisi siti alla via Dalmazia (di intesa con la Asl sono dedicati 2 giorni alla settima per le visite dei detenuti); non si segnalano particolari ritardi nella prenotazione e nella effettuazione delle visite specialistiche. L’emergenza Covid è sta gestita in perfetta sintonia con la locale Asl talché non vi sono stati   casi di focolai nella struttura; il 60 per cento della popolazione detenuta risulta vaccinata ed il personale quasi nella totalità (solo 10 persone risulterebbero non vaccinate per scelta).

La socialità si svolge dalle ore 8.30 alle ore 12, seguita dalla pausa pranzo dalle 12 alle 13, quindi dalle ore 13 alle ore 15 vi è la possibilità di passeggio nel cortile (durante il periodo estivo sono stati installati dei nebulizzatori per lenire gli effetti della calura), dalle ore 15 alle ore 18 nuovamente arco temporale dedicato alla  socialità negli pur piccoli spazi dedicati, alle ore 18 le celle vengono chiuse. 

Le celle, assolutamente ben tenute, sono tutte dotate di bagno con doccia e cucina ed ospitano sino ad un massimo di 4 persone. Prestano attività lavorativa all’interno circa 20 detenuti (cucina, pulizie, spesino, portavitto) mentre sono state avviate delle convenzioni per il lavoro all’esterno ex art.21 o.p. con il Tribunale di Brindisi, il Comune di Brindisi e la Provincia ed altre sono in procinto di essere avviate.

Le attività scolastiche disponibili su richiesta: alfebatizzazione, scuola media, biennio superiore. Nota dolente la assenza nella struttura di spazi per le attività trattamentali, anche se è quasi completato un nuovo padiglione con nuovi spazi  da dedicare alle attività e che potrà ospitare al primo piano circa 40 detenuti.

I colloqui con i famigliari sono suddivisi in due locali uno senza la presenza di vetri divisori sui tavolini per i soggetti con certificazione di avvenuta vaccinazione e l’altra con i vetri divisori per coloro che non sono muniti di certificazione di vaccinazione; altri locali compreso una piccola area verde sono dedicate per effettuare le videochiamate con i famigliari. I locali della cucina sono ben tenuti e molto puliti.

I tre, oramai noti, episodi di violenza tutti avvenuti nel mese di agosto, ci è stato riferito, sono stati singoli ed isolati avvenimenti a cui la restante popolazione detenuta non ha partecipato in alcun modo e che comunque sono stati gestiti brillantemente dal personale di Polizia Penitenziaria.

E’ stato anche fornito un interessante dato statistico del periodo intercorrente tra il 01 luglio 2020 ed il 31 luglio 2021: 322 ingressi da libertà o d altri istituti ( 275 italiani, 47 starnieri). L’età media è di circa 35 anni. I detenuti che hanno usufruito del servizio pschiatrico sono stati 132.

Al 30 giugno 2021 i tossicodipendenti erano 46. Nello stesso periodo  i detenuti ammessi a misure alternative alla detenzione sono stati 66, in specie 22 ammessi alla misura  dell’affidamento In prova, 37 alla detenzione domiciliare e 7 al regime della semilibertà. La maggior parte dei detenuti risponde di reati contro il patrimonio. 

Durante la visita in ogni reparto si è provveduto ad intervistare alcuni detenuti circa le condizioni di vivibilità ma la risposta è stata univoca ribadendo tutti che nella struttura non vi sono particolari problematiche da segnalare.

Da sottolineare la grande attenzione per le persone detenute dimostrata dalla direttrice, dal vice comandante e dal corpo di Polizia penitenziaria nonostante le carenze strutturali e le risorse minime disponibili.

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