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Xylella, D'Eramo: "Fondi alla ricerca per correre più veloci del batterio"

Il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste è intervenuto a Martano nel Salento, al convegno "Ulivi, il futuro è adesso"  organizzato da Olivami, l’associazione che promuove l’adozione degli alberi d’ulivo

“Questa battaglia si vince se si punta tutti insieme allo stesso obiettivo. Dobbiamo essere in grado di correre più veloci della Xylella per evitare la sua diffusione”. Lo ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, intervenendo questa mattina a Martano nel Salento, al convegno ‘Ulivi, il futuro è adesso’,  organizzato da Olivami, l’associazione che promuove l’adozione degli alberi d’ulivo.

“Per intervenire tempestivamente - ha aggiunto il sottosegretario - “è strategica la ricerca che va potenziata sul controllo del vettore del batterio, in particolare della sputacchina, con un’azione combinata allo studio dei cambiamenti climatici. E la creazione di una piattaforma internazionale consentirebbe ai ricercatori un rapido scambio di informazioni e di risultati”. D’Eramo ha poi ricordato come nell’ultima manovra il Governo abbia “già stanziato 225 milioni per l’innovazione tecnologica, 30 milioni alla ricerca e sperimentazione in campo agricolo e in precedenza 20 milioni erano stati destinati alla lotta degli agenti patogeni”.

On.D'Eramo

A 10 anni dalla sua prima comparsa la Xylella ha distrutto 21 milioni di piante in provincia di Lecce e avanza verso i comuni del sud est barese, ecco perché l’assessore regionale Donato Pentassuglia ha sottolineato, nel suo intervento, l’impegno della Regione Puglia a semplificare i procedimenti amministrativi e snellire la burocrazia. “I 300 milioni stanziati per il Dajs, dal precedente governo,  non sono sufficienti e coprono solo un terzo delle esigenze del territorio salentino,  ne servirebbero altri 900 e soprattutto occorre mettere mano alle norme per garantire ristori anche ai piccoli proprietari. Non basta reimpiantare un ulivo, occorre diversificare le colture. L’agricoltura, ha evidenziato Pentassuglia, ha bisogno di acqua e nel mese di marzo renderemo fruibile la diga Pappadai”.

sala (1)

Sul problema dell’irrigazione nelle campagne l’assessora all’ambiente Anna Grazia Maraschio ha risposto alle sollecitazioni dei sindaci di Martano Fabio Tarantino  e di Carpignano Salentino Mario Bruno Caputo, assicurando la verifica dell’iter amministrativo sull’acquedotto rurale, costruito da vent’anni e ancora non messo in funzione. Maraschio ha ribadito l’importanza della biodiversità: “porteremo avanti il progetto boschi di Puglia per restituire un polmone verde al Salento. La Xylella infatti non ha colpito soltanto il mercato olivicolo, e quindi l’economia, ma ha portato alla desertificazione dei territori”.

Desertificazione che non può colpire anche il patrimonio culturale, ha spiegato l’On. Roberto Marti, presidente della settima commissione del Senato ‘Cultura, pubblica istruzione e spettacolo’, “insieme al ministro della Cultura Sangiuliano e di concerto con il presidente Emiliano, abbiamo finanziato i Carnevali raddoppiando la dotazione, così come per La Notte della Taranta abbiamo individuato risorse per sostenere le Fondazioni che con il solo contributo regionale non possono operare 365 giorni all’anno”.  La Fondazione Notte della Taranta insieme ad Olivami ha infatti realizzato il primo Parco degli Ulivi dedicato agli artisti con 1500 piante adottate.

Olivami nel suo primo anno di attività ha consentito la piantumazione di 25.000 ulivi e donato 5000 piante ai piccoli agricoltori. Il presidente di Olivami Alessandro Coricciati, ha chiesto al Governo e alla Regione Puglia di partecipare a tutti i tavoli che riguardano l’olivicoltura ponendo l’attenzione sulle richieste dal basso: “i piccoli contadini sono invisibili e dopo la tragedia della xylella non hanno voce e non possono essere abbandonati. Chi decide di piantare un ulivo non ha alcun aiuto nella conduzione della pianta che prima di essere fortemente produttiva ha bisogno di cure come un bambino”. Anche Coricciati ha chiesto alla Regione di sbloccare subito l’Acquedotto Rurale di Carpignano, “un’opera incompiuta che da vent’anni aspetta di essere utilizzata e che è costata quasi 5 milioni di euro”.

Le associazioni agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, e Confcoopertaive, Camera di Commercio, Arif, Dajs, Dop Terra d’Otranto, sono state tutte d’accordo sulla richiesta di aprire un tavolo di coordinamento tra Governo e Regione per snellire la burocrazia e monitorare l’utilizzo dei fondi Pnrr.

Il Convegno ha rappresentato un vero e proprio tavolo di confronto aprendo a nuove sinergiche collaborazioni tra le parti intervenute a partire dal sostegno dell’Università del Salento che ha sostenuto fin da subito il progetto Olivami. “Senza ricerca anche l’agricoltura non può vincere la sfida del futuro”, ha detto Massimo Monteduro delegato alla sostenibilità di Unisalento.

Il convegno

I lavori sono stati introdotti dall’On. Roberto Marti, presidente della 7ª  commissione permanente del Senato (Cultura, patrimonio culturale, spettacolo e pubblica istruzione) e dal professor Massimo Monteduro delegato alla sostenibilità di UniSalento, con i saluti di Mario Vadrucci  presidente Cciaa Lecce, Fabio Tarantino sindaco di Martano, delegato alle politiche ambientali della Provincia di Lecce  e Mario Bruno Caputo, sindaco di Carpignano Salentino.

Presenti gli assessori regionali Anna Grazia Maraschio (ambiente) e Donato Pentassuglia (agricoltura) che hanno illustrato tutte le iniziative in campo per contrastare il batterio Xylella e lo stato dei luoghi sulla riforestazione del Salento.

E’ seguito il dibattito aperto ai rappresentanti del settore  con la partecipazione di Mario Vadrucci – CCIAA, Santo Ingrosso - Confcooperative Lecce, Benedetto Accogli - CIA, Adriano Abate – Confagricoltura, Stefano Morano – Copagri, Aldo De Sario e Pietro Piccioni - Coldiretti, e Francesco Ferraro - Arif, Pantaleo Piccinno – Dajs, Giovanni Melcarne – DOP Terra d’Otranto. A chiudere i lavori l’On. Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. L’incontro è stato moderato dal giornalista Marcello Favale.

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