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Alimentazione

I sommelier italiani premiano "Fuoco rosa" e "Tuffetto", due vini di Tenute Lu Spada

L'Ais, associazione nazionale degli esperti del settore, nella Guida Vitae 2022 ha premiato con "3 viti e mezzo" il Fuoco rosa, vino rosato di Negroamaro e Susumaniello, mentre altre "3 viti" sono state attribuite al Tuffetto, il rosato di Negroamaro

BRINDISI - Un altro importante riconoscimento ai vini biologici di Tenute Lu spada da parte dell’Ais, l’associazione italiana sommelier. “Fuoco rosa” il rosato di Negroamaro e Susumaniello è stato premiato con 3 viti e mezzo e “Tuffetto”, il rosato di Negroamaro, con tre viti.

Nella Guida Vitae 2022, edita dall'associazione, sono contenute le seguenti valutazioni. Fuoco Rosa è un blend espressione della sintesi dei due vitigni autoctoni per eccellenza del territorio di Brindisi, il Negroamaro e il Susumaniello, su cui l’azienda, amministrata da Carmine Dipietrangelo, ha puntato sin dall’inizio della sua esperienza vitivinicola. Si tratta, a giudizio dell’Ais, di “uno splendido rosa ramato con ventaglio olfattivo caleidoscopico, che sciorina sentori - e pot-pourri, virando poi verso spezie orientali e un afflato balsamico di alloro. Il palato è rotondo, ben calibrato, persistente lascia una percezione di armonia”.

Tuffetto Vitae-2

Tuffetto, il primo nato di Tenute Lu Spada, rosato 100% Negroamaro, dal colore rosa corallo. La Guida Ais lo presenta così: “Ouverture balsamica all’olfatto, seguita da un fine fruttato di ciliegia e mandorla fresca e tocco finale di fiori di campo. Assaggio coerente e di piacevole equilibrio, impreziosito da una spalla fresco-sapida”. Due rosati che assieme ai vini bianchi e rossi prodotti da Tenute Lu spada, tutti espressione del territorio, sono il risultato dell’impegno, della passione della società che, grazie anche alla collaborazione dell’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi, sta dando soddisfazione all’azienda premiando così il lavoro delle collaboratrici e dei collaboratori e di quanti in essa hanno creduto e credono. Carmine Dipietrangelo, nell’esprimere la propria soddisfazione e quella dei soci, ha ribadito che questo riconoscimento “dà fiducia per continuare nel lavoro e nell’impegno per dare sempre più valore ai vini di Brindisi dalle grandi potenzialità e che sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello nazionale e internazionale. È anche un riconoscimento alla città e al suo territorio agricolo e viticolo”.

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