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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Infertilità maschile e femminile, nasce un nuovo tavolo tecnico regionale

L'iniziativa ha l'intento di creare una rete che promuova interventi di prevenzione e diagnosi precoci per curare le malattie dell'apparato riproduttivo

BRINDISI - La Regione Puglia, per mezzo dei suoi canali social, ha comunicato la nascita di un nuovo tavolo tecnico per la prevenzione, la diagnosi e la cura dell'infertilità maschile e femminile. L’obiettivo dichiarato dalla Giunta regionale è quello creare una rete che potenzi l'offerta rivolta ai servizi e ai percorsi di tutela dell'infertilità e alle sue possibili soluzioni.

Dopo i traguardi raggiunti nel campo medico con la diagnostica per immagini, l'introduzione di tecniche chirurgiche e la farmacologia, nonché la procreazione medicalmente assistita, la diagnostica preventiva rende possibili cure e risultati. 

La rete vuole creare un percorso omogeneo e completo di tutela dell'infertilità, pensato anche per le giovani coppie, fornendo: 

▪️ risposte qualificate

▪️ interventi di prevenzione e diagnosi precoce per curare le malattie dell'apparato riproduttivo

▪️ interventi di ripristino della fertilità naturale o adottare l'approccio corretto per poter ottenere una gravidanza

▪️ un ambiente multidisciplinare e specifico sull’infertilità, nonché sulla procreazione medicalmente assistita

▪️ un insieme di ambulatori specialistici, consultori e Centri di Procreazione medicalmente assistita (PMA) che assicurino informazioni, screening sulla capacità riproduttiva e indirizzino le persone con ▪️ un problema di infertilità ai Centri per l'infertilità maschile o ai Centri di PMA di I livello o di II/III livello a seconda delle necessità

▪️ informazioni sui centri per l'oncofertilità

“Molto spesso – spiega l’assessore alla Sanità, Rocco Palese -  l'infertilità legata a problematiche riproduttive viene diagnosticata molto tardi, quando anche le possibili cure risulterebbero inefficaci. Quindi uno degli ambiti di intervento privilegiati da parte della Rete sarà rappresentato dalla prevenzione dell'infertilità, potenziando l'offerta rivolta alla valutazione della capacità riproduttiva di giovani coppie e singoli soggetti, utilizzando strategie d'intervento definite per i diversi target. Oggi il rapido evolversi delle conoscenze scientifiche, lo sviluppo di tecniche diagnostiche sempre più complesse e raffinate ha radicalmente mutato lo scenario terapeutico dell'infertilità, nello specifico la diagnosi e la terapia della sterilità di coppia hanno subito negli ultimi anni miglioramenti consistenti con un incremento significativo delle percentuali di successo, riconducibile ad approcci avanzati di diagnostica per immagini, all'introduzione di nuove tecniche chirurgiche e di ulteriori possibilità di intervento farmacologico. Laddove le tecniche mediche e chirurgiche per il ripristino della fertilità femminile o maschile non portino ad un concepimento spontaneo, si ricorre infine a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita”.

Si  definirà allora – secondo la delibera approvata ieri - una rete che fornisca risposte qualificate inserite all'interno del percorso a tutela della fertilità, con interventi di prevenzione e diagnosi precoce, per  curare le malattie dell'apparato riproduttivo e intervenire, quando possibile, per ripristinare la fertilità naturale o adottare l'approccio corretto per poter ottenere la gravidanza.

L’approccio alla problematica sarà di tipo multidisciplinare e specifico sulle diverse tematiche che ruotano intorno all’infertilità, nonché alla procreazione medicalmente assistita.

Per questo, la rete individua gli ambulatori specialistici, i consultori e i Centri di Pma (Procreazione medicalmente assistita) che assicurino risposte appropriate di tipo informativo e 13 screening sulla capacità riproduttiva che indirizzano, con specifici percorsi codificati all'interno della rete, le persone con un problema di infertilità ai Centri per l'infertilità maschile o ai Centri di Pma di I livello o di II/III livello a seconda delle necessità.

All’interno della rete si individueranno inoltre  i Centri per l'Oncofertilità. La rete assicura dunque un maggiore coordinamento tra i vari specialisti che concorrono al processo di prevenzione e cura dell'infertilità: ginecologi, andrologi, genetisti, infettivologi, oncologi, ecc., con l'obiettivo di rendere più omogeneo e appropriato l'intero percorso. La rete proporrà la promozione della tutela della fertilità maschile e femminile con  indicazioni sugli stili di vita sani, il contrasto alle malattie ed infezioni trasmesse per via sessuale e la pianificazione familiare e potenziando e valorizzando le attività consultoriali. Quindi si avvierà una campagna specifica di comunicazione e sensibilizzazione in materia

Al tavolo per costituire la rete, coordinato dal direttore del Dipartimento salute, parteciperanno, oltre agli esperti che saranno eventualmente chiamati, i  dirigenti del Dipartimento salute, i rappresentanti delle Società scientifiche, i direttori dei Centri Pma pubblici e privati, maggiormente rappresentativi, una rappresentanza ristretta del Comitato Percorso Nascita Regionale (Cpnr), il direttore Area Epidemiologia e Care Intelligence di Aress. il  direttore Area Innovazione Sociale, Sanitaria e di Sistema di Aress. , medici o altre figure professionali, con esperienza in materia, in particolare in ostetricia e ginecologia, andrologia, genetica, infettivologia, oncologia, nonché in discipline necessarie alla prevenzione e al trattamento dell’infertilità, i coordinatori delle Reti maggiormente coinvolti in materia e i rappresentanti della Medicina Generale e della Pediatria.

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