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Italia-Spagna, le parole del coach iberico nascondono un insegnamento

Chi conosce il vissuto di Luis Enrique capisce che le frasi del post partita sono dettate dalla forza che può svilupparsi dopo un forte dolore

Nulla riesce a ricompattare lo spirito nazionale meglio di una vittoria calcistica, soprattutto dopo i dolorosi digiuni patiti tre anni fa con l’esclusione della nazionale italiana ai mondiali di Russia.

Lo sport è un formidabile veicolo di valori e l’enorme esposizione mediatica delle varie discipline sportive ci aiuta a riflettere su aspetti che possono riguardare anche la nostra vita privata.

Soprattutto il calcio è diventato un’industria planetaria: una fiera di atleti che indossano casacche diverse con incredibile velocità, tutto a favore dell’apparenza e dei fatturati delle società e delle professionalità che orbitano intorno a questo mondo.

Eppure la semifinale Italia-Spagna ha mostrato qualcosa che va oltre lo spirito nazionale o la prestazione del singolo giocatore che ha riverberi sul valore del suo cartellino.

Nel post partita l’allenatore della Spagna, squadra sconfitta alla lotteria dei rigori, ha mostrato alle telecamere un sorriso sincero come sintesi della sua esperienza in queste semifinali.

Le sue parole, inaspettate vista la posta in palio di una finale svanita, e l’atteggiamento sincero con cui ha risposto a caldo alle domande dei cronisti, si scontrano con i toni accesi e talvolta accusatori che accompagnano le dichiarazioni stampa degli allenatori quando perdono.

Conoscendo la storia personale dell’allenatore Luis Enrique è facile capire le enormi qualità umane che hanno portato il coach iberico a mostrarsi sorridente, fare i complimenti agli avversari italiani augurandogli la vittoria finale.

Come molti sapranno, l’ex calciatore di Real e Barcellona ha affrontato nel 2019 un’importante lutto dovuto alla scomparsa della figlia di 9 anni, per osteosarcoma, evento che lo ha allontanato momentaneamente dal mondo del calcio.

Un dramma del genere minerebbe la fiducia e lo spirito di ogni individuo trovandone difficile la logica o una spiegazione che possa giustificare la scomparsa di una bambina così piccola. Sentimenti di rabbia e frustrazione facilmente potevano prendere il sopravvento rendendo Enrique più sensibile al dolore e alle delusioni.

Le splendide parole a fine Italia-Spagna hanno dimostrato che non solo ciò non è avvenuto, ma che un evento terribile ha reso un uomo più forte delle sofferenze, trovando nei valori quali rispetto, etica e affetto per il prossimo la chiave di lettura con cui affrontare ogni avversità. In questo modo anche una sconfitta può dare felicità quando si comprende di aver fatto il proprio massimo e che le manie di grandiosità e le ossessioni di vittoria riducono la vita in schiavitù di asettici risultati. Un grande insegnamento che potremmo fare nostro in tutte le situazioni in cui siamo portati a farci prendere dallo sconforto, amplificando la visione assoluta dei nostri mancati successi e delusioni.

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