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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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“Raccolta dei rifiuti a un organo pubblico allargato”

Impossibile affidarne la gestione alla Multiservizi: la partecipata va liberata dai lacci. Possibile una società di nuova costituzione che lavori in termini di efficienza dei risultati e di risparmi di spesa per la collettività

I  gruppi consiliari del Comune di Brindisi, che si richiamano alle liste Bene Comune e Sinistra Italiana, hanno dichiarato di voler presentare in Consiglio comunale la proposta di rendere pubblico il servizio di igiene urbana  stante l’evidente fallimento della gestione privatistica della raccolta dei rifiuti e della gestione degli impianti.

Brindisi MultiserviziA sostegno della proposta vengono evidenziati i numerosi  e rilevanti danni provocati alla comunità come i continui rapporti conflittuali fra le società affidatarie  del servizio e l’Ente appaltante, l’assoluto mantenimento di una città sporca e lungi dal raggiungere i livelli normativi in tema di raccolta differenziata, per non parlare delle mancate opere di  disinfestazione o della imposizione tributaria della Tari ai cittadini che ha consacrato Brindisi ai primi posti fra i Comuni del Paese per detta “Oblazione”.

Ora, non v’è dubbio alcuno che le sintetiche considerazioni appena citate costituiscano  già validi motivi  perché siano adottati provvedimenti contingibili ed urgenti  utili quanto meno a contenere l’irreparabile alle problematiche del settore in parola.

Non sono in grado, ove ne avessi  titolo,  di offrire suggerimenti al riguardo come per esempio  una verifica di fattibilità dell’utilizzo della discarica comunale di Autigno che risolverebbe diversi problemi , specie di natura economica , all’Ente, ma immagino di poter esprimere, invece, un parere alla soluzione che vorrebbero offrire i sostenitori della proposta:affidamento del servizio ad una partecipata del Comune.

Pensavo che giammai al Consigliere comunale Riccardo Rossi, che conosco ed apprezzo dagli articoli di stampa, poteva venire in mente una simile idea: ha forse dimenticato il focoso intervento in Consiglio comunale, riportato dagli organi di informazione, a proposito della partecipata in house “Brindisi Multiservizi” in occasione della ricostituzione del capitale sociale (nella foto in alto la sede della partecipata).

Chi conosce la situazione della “Brindisi Multiservizi”, considerando anche la lucida delibera della Corte dei Conti con riferimento a detta società, dovrebbe sapere della impossibilità di affidare a questa partecipata il servizio pubblico di che trattasi. Cosa giusta potrebbe essere liberare la Società dai lacci e lacciuoli, riportandola ad una sana gestione evitando in tal modo adozioni di provvedimenti non sanabili in quanto configurabili in ipotesi di danni erariali.

Tuttavia, non essendo a priori contrario, non appare peregrina l’idea di un progetto, ben definito sotto tutti gli aspetti operativi, per l’affidamento ad organo pubblico “allargato” del servizio completo di raccolta di rifiuti, ma bene inteso di nuova costituzione e che abbia chiari obiettivi in termini di efficienza dei risultati e di risparmi di spesa per la collettività amministrata.

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