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Sabato, 20 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

Attentato a Londra: i lupi solitari tornano a colpire

Ancora paura. Ancora panico. Ancora terrore. Questa volta è toccato a Londra tornare nel mirino del terrorismo. Un attacco certamente ben pensato, tanto da cercare di bersagliare i londinesi in un orario di relativa calma e tranquillità

Ancora paura. Ancora panico. Ancora terrore. Questa volta è toccato a Londra tornare nel mirino del terrorismo. Un attacco certamente ben pensato, tanto da cercare di bersagliare i londinesi in un orario di relativa calma e tranquillità quando tutti affollano la metropolitana per recarsi al lavoro.  Alle 8.20 di questa mattina (9.20 in Italia) un ordigno confezionato in maniera alquanto singolare, nascosto in un secchio ed una busta di plastica, è esploso nella stazione di Parson Green, nel signorile quartiere di Fulham.

Per fortuna, almeno questa volta, la morte è rimasta a mani vuote in quanto non vi sono state vittime ma solo 22 feriti, di cui nessuno versa in condizioni gravi. Senza indugi si può però affermare che il bilancio poteva essere ancora più pesante, dato che l’esplosione era in grado di causare una carneficina (tutti i testimoni hanno detto di aver visto una “palla di fuoco”). 

E poteva anche essere la fotocopia dell’attentato che si verificò nel 2004 in Spagna, quando Al Qaeda riuscì a colpire alcuni convogli provocando ben 192 vittime. Le autorità inglesi, dopo circa un’ora, hanno diramato un comunicato in cui si sono dette “certe” del fatto che si tratti di un atto di terrorismo. Il responsabile non è stato tuttora individuato è per tutta la capitale britannica è partita, in modo capillare, la caccia all’uomo.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha dato subito disposizioni per chiudere al traffico alcune zone della città che sono ora presidiate dalla polizia, mentre il premier Theresa May è passata immediatamente ai fatti convocando d’urgenza il “Cobra”, il comitato di sicurezza nazionale. In ogni caso, sino a quando le indagini andranno avanti, la domanda sarà sempre e solo una: chi è stato l’artefice di questa tentata strage? 

E’ chiaro che il tutto farebbe pensare ad una nuova mossa criminale da parte dell’Isis, che già quest’anno aveva colpito più volte la Gran Bretagna. E non dovrebbe neanche fare notizia il fatto che, al momento, non vi sia stata alcuna rivendicazione. Non solo perché non vi sono morti, ma anche per il semplice fatto che negli ultimi mesi tutta la macchina della comunicazione e della propaganda dell’Isis, compresa la sua agenzia di stampa Amaq, è andata letteralmente in crisi a causa dei ripetuti colpi di bastone ricevuti in Siria dalle coalizioni a guida Usa e Russia.  

I fatti, però, ricondurrebbero al classico “lupo solitario”, il solito estremista islamico radicalizzato e fanatizzato via web. Chi non ha dubbi sulla sua personalità è il presidente americano Donald Trump, che ha pubblicato sul suo profilo twitter una frase abbastanza eloquente: “Un altro attacco a Londra da parte di un terrorista perdente. Queste sono persone malate e pazze, che erano nel mirino di Scotland Yard. Bisogna essere proattivi. I terroristi perdenti devono essere trattati in modo molto più duro”. 

Secondo alcuni opinionisti, quel “terrorista perdente” equivarrebbe alla definizione di “autentico sfigato”. Anche oggi, il solito linguaggio variopinto del “tycoon” ha dunque colpito ancora. Di sicuro, sfigato o no, poco dopo le prime luci dell’alba  Londra non ha visto scorrere altro sangue innocente solo per una pura casualità. 
 

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