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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

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Ci mancava pure il "Pala-Kirios", altra tappa della telenovela palasport

Ed ora sta per nascere anche il “ Pala-Kirios”, un palaeventi da costruire sull’acqua, su di un ampio piazzale che si affaccia su Sant’Apollinare, su quello che una volta era considerato un porto. L’accordo in tal senso valutato fra i “quasi amici” Consales e Haralambides che rappresentano il Comune e l’Autorità Portuale di Brindisi, è in fase di prospettiva e annuncia una nuova idea ( si ritorna a parlare di… Nuova Idea?) che farebbe slittare i tempi di realizzazione del “Pala- Kirios” ad un periodo di tempo allo stato sicuramente non quantificabile.

Ed ora sta per nascere anche il “ Pala-Kirios”, un palaeventi da costruire sull’acqua, su di un ampio piazzale che si affaccia su Sant’Apollinare, su quello che una volta era considerato un porto. L’accordo in tal senso valutato fra i “quasi amici” Consales e Haralambides che rappresentano il Comune e l’Autorità Portuale di Brindisi, è in fase di prospettiva e annuncia una nuova idea ( si ritorna a parlare di… Nuova Idea?) che farebbe slittare i tempi di realizzazione del “Pala- Kirios” ad un periodo di tempo allo stato sicuramente non quantificabile, ma molto lungo ed incerto, in linea con l’iter burocratico necessario per cambiare l’assetto urbanistico della zona portuale in area destinata ad impianti sportivi ecc., però non con le esigenze immediate dell’Enel Brindisi e dei suoi tifosi, ormai esasperati per le continue promesse mai mantenute.

Se l’idea dovesse diventare progetto, infatti, dovrebbe prevedere una variante al Piano regolatore del porto del 1975, che interesserebbe l’Autority, il Comune, la Regione ed Ministeri competenti, per essere assoggettato all’approvazione da parte di tutte le istituzioni interessate a conclusione di approfondite procedure tecniche ed amministrative realmente molto complicate. Ed allora, a meno che non si garantiscano tempi certi di realizzazione, presupposto quasi impossibile, ”efkaristò Haralambides!” (grazie Haralambides!) non consideri l’idea “Pala-Kirios” e se ha tempo e voglia, invece, pensi a realizzare qualche buona idea per far rivivere “ il porto delle anitre” e lasci al sindaco Consales l’impegno di costruire finalmente un palasport degno della città di Brindisi.

Dopo aver abbandonato l’idea del “PalaEventi”, demolito prima di essere progettato dal commissario straordinario Pezzuto che, assumendo i poteri del consiglio comunale, dimezzò la somma di 10 milioni di euro stanziata in bilancio, riducendola a soli 5 milioni, distrusse così le speranze dei tifosi-cittadini e della società New Basket Brindisi, ma anche dell’intera Regione Puglia che da anni aspira trovare un posto per assistere alle esibizioni della squadra brindisina. E poi ancora: che fine ha fatto la mozione presentata dai Consiglieri Comunali Cannalire e Renna, ”Interventi di ampliamento e rifunzionalizzazione del Palazzetto dello sport denominato Pentassuglia”?

L’anno duemilatredici, il giorno 19 del mese di dicembre, nella sala delle adunanze consiliari. Consiglieri presenti 22, votanti 22 ed il sindaco, consiglieri astenuti uno (Fusco),voti favorevoli n.19 ed il sindaco, voti contrari n.2 (Rossi e Sergi). Il Consiglio Comunale, a larga maggioranza, approva la mozione Cannalire-Renna e decide “per l’ampliamento del palazzetto dello sport esistente denominato “Pentassuglia” sito in contrada Masseriola. Nella stessa delibera del 19 dicembre 2013 vengono destinati 4 milioni di euro di cui 2 milioni circa rivenienti da somme disponibili presso la Cassa Depostiti e Prestiti per opere concluse da devolvere all’esito dell’approvazione del conto consuntivo 2013 e altri 2 milioni rivenienti dall’accensione di apposito mutuo oppure, ove le condizioni finanziarie lo consentissero, dall’avanzo di amministrazione che si attesterà nel richiamato conto consuntivo 2013”.

Con lo stesso provvedimento il consiglio comunale deliberava “di attivare le procedure urbanistiche necessarie a contemplare l’intervenuta modifica della scelta dell’intervento”. Si disse, è fatta! Si avrà almeno “l’ampliamento del “PalaPentassuglia”, più volte ristrutturato nel corso degli anni e sul quale si sono già spese somme ingenti senza mai avere una struttura attuale ed adeguata alle esigenze della serie A, persistendo la scarsa disponibilità di posti, la precaria funzionalità complessiva dell’ impianto ( pochi e maltenuti i servizi all’interno, impresentabile tribuna stampa, almeno 300 posti inutilizzabili, impossibilità di ospitare tifosi e dirigenti delle squadre ospiti, eccessiva pericolosità delle strade di accesso scarsamente illuminate, modesta disponibilità di parcheggi ecc.).

Quella delibera del Consiglio Comunale non ha avuto più seguito e nessuno ha mai più pensato “…di attivare le procedure urbanistiche necessarie a contemplare l’intervenuta modifica della scelta di intervento” ed avviare i famosi atti conseguenti. Ma si sa che alcuni esperti hanno fatto rilevare il concreto rischio tecnico che comporterebbe l’ampliamento del “PalaPentassuglia” ed hanno ritenuto questo progetto un’opera “azzardata” perché in fase di demolizione e ricostruzione potrebbero crearsi scompensi strutturali di notevole rilievo.

Grossi dubbi e perplessità non solo di origine tecnica ma anche tanta incertezza sulla necessità di impegnare nuove risorse finanziarie su un impianto deteriorato dal tempo, ideato e progettato negli anni ‘80 e che è costato già milioni di euro al Comune, somme che sarebbero state più che sufficienti per costruire un palazzetto nuovo ed efficiente.

 

 

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