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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Criticateci pure, ma insegnateci

Sarà che a volte si pecca di presunzione, sarà anche che si vuol bruciare le tappe, e sarà, che molto spesso, sbagliamo anche. Ma lasciateci sognare. Almeno ora che ancora riusciamo a farlo, con una professione sempre più precaria, con poche opportunità, con famiglie da creare e mantenere. Vi ringrazio per aver aperto questo dibattito, un confronto a muso duro.

Sarà che a volte si pecca di presunzione, sarà anche che si vuol bruciare le tappe, e sarà, che molto spesso, sbagliamo anche. Ma lasciateci sognare. Almeno ora che ancora riusciamo a farlo, con una professione sempre più precaria, con poche opportunità, con famiglie da creare e mantenere. Vi ringrazio per aver aperto questo dibattito, un confronto a muso duro.

Ma se di  “giovani giornalisti” ce ne sono tanti, quelli che ora mancano sono i maestri. O meglio,  quelli che hanno voglia di offrire agli altri il loro sapere, di spiegare “a noi giovani” come si fa questo mestiere. Dove sono i maestri della strada, quelli che non solo ti dicono cosa hai sbagliato, ma soprattutto come puoi farlo.

A chi ci ispiriamo noi “giovani giornalisti brindisini”? A chi ha deciso di trincerarsi dietro al proprio passato, pensando di aver finito?  No, noi vi chiediamo di aiutarci, di segnare la strada con critiche costruttive e non con offese che non fanno altro che avvelenare una realtà che già è così difficile da affrontare. Le colpe non sono mai solo da una parte, e chi ha esperienza questo lo sa bene.

Trasmettere agli altri il proprio sapere, le proprie conoscenze, non è presunzione, ma solo un grande atto di generosità e di amore per la propria professione. E' di questo, che forse abbiamo bisogno, di “esempi”.  Non c'è un modo giusto di fare questo mestiere, ci sono tanti modi, secondo la propria coscienza. Ciascuno deve rispondere alla propria, e questo i lettori e telespettatori lo sanno bene.

Perchè nessuno più ha l'anello al naso. Perchè  grazie a questo nostro  lavoro la gente porta nelle proprie case “il mondo”. Ed è proprio per questo che abbiamo una grande responsabilità sociale. “Noi giovani”  questo non dobbiamo dimenticarlo, e  “voi grandi” abbiate un po' di pazienza. Insegnatecelo. Con stima. Lucia Portolano

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