In tante occasioni  ho avuto modo di segnalare lo stato di evidente degrado in cui versano diverse zone di questa città, condannata da sempre ad essere sporca,  tormentata  dai  rifiuti, da odori  nauseanti, dagli escrementi di colombi, dalle zanzare, dai topi e dalle blatte,   attirati per strada dalla sporcizia e dalla fermentazione dei rifiuti sparsi abbondantemente per terra.

Un vero e proprio flagello sotto il profilo igienico sanitario e dell’immagine,  che è sempre sfuggito  al controllo della amministrazione comunale , nonostante le tante periodiche rassicurazioni fornite dagli inquilini del palazzo e le consistenti spese annualmente sostenute, che non sembrano aver prodotto alcun effetto concreto, se non per le casse comunali e per le tasche dei cittadini.

Si deve convenire che lo stato attuale di sporcizia di molti marciapiedi, di altrettante strade ,  corsi e  piazze della città è assolutamente intollerabile, non commisurato certamente agli alti livelli di tassazione che i cittadini, i commercianti, i professionisti di questa città pagano annualmente per la pulizia della città e  per la raccolta dei rifiuti e per i servizi accessori.

L’amministrazione comunale, senza giri di parole, deve decidere  con atti e fatti concreti, certamente diversi da quelli del passato che si sono rilevati  assolutamente inefficaci, se il decoro e la pulizia della città sono una effettiva priorità 365 giorni all’anno, e non  episodicamente come è  accaduto, facendo passare per eccezionali interventi di pulizia,  che dovevano   essere eseguiti giornalmente , come previsto dal quel costoso contratto stipulato con  l’impresa incaricata del servizio. Sempre ammesso che abbia ancora un qualche valore.

Ponevo per ultimo in evidenza l’elevato sudiciume, che persiste da tempo in molti tratti dei corsi e di molte strade del  centro urbano.   Eppure, il capitolato d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani e servizi accessori  elenca , come quello precedente, le  più importanti 34 strade del centro storico, pavimentate in basolato di pietra calcarea o in altro materiale, che devono essere lavate ogni giorno. Una superficie di 64.000 metri quadrati, quasi 9 campi di calcio, da lavare,  che non significa certamente versare acqua per terra e creare pozzanghere, come si è fatto sporadicamente.

In questo elenco sono compresi viale Regina Margherita più Fontana, corso Umberto più piazza Cairoli,  corso Roma,  piazza Vittorio Emanuele più Statua, Sottopasso di via Appia, piazza Vittoria più  Fontana, corso  Garibaldi, via Conserva più Fontana, via Cesare Battisti, piazza Crispi, via Indipendenza, più Fontana, via Pozzo Traiano, via Dogana,  Scalinate Piazzale Lenio Flacco, via Colonne, via S. Chiara, Scalinate Romane  e area Colonne, via De Lubelli, via S. Lorenzo da Brindisi, via Cappellini, , piazza Dionisi, via Seminario, via Salita di Ripalta, via Filomeno Consiglio, via De Leo, via Scalmafora, via Rischinieri, via Duomo, Piazza Matteotti e area circostante Palazzo Città, via Rubini, via De Terribile, via Casimiro,  via Giudea, e via Lauro.

Come si può verificare direttamente  non sembrano essere state oggetto delle cure e delle  attenzioni previste dal contratto di appalto. Molte  non vengono lavate da tempo immemorabile.  Molti commercianti ormai sfiduciati,  che da tempo lamentano la scarsa qualità del servizio per il quale pagano  8,90 euro  a mq di Tarsu ( ora Tari), si son dovuti rimboccare le maniche provvedendo a  spazzare e  pulire personalmente la zona circostante al loro negozio, che altrimenti sarebbe risultata assolutamente indecente.

Quello del decoro urbano purtroppo è un esercizio che non sempre viene declinato con la necessaria diligenza  e continuità da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. E’ sufficiente per questo farsi un giro per i quartieri tutti per rendersi conto del disastro e della fondatezza delle proteste dei cittadini. Quello che stupisce è il contrasto fra le tante e appassionate dichiarazioni  di attenzione,  per ciò che attiene il decoro e l’arredo urbano di questa città e la totale mancanza di cura,  che viene riservata concretamente in questa ed in altre situazioni.

Non credo sia ulteriormente rinviabile un cambio di  passo, intensificando il servizio di vigilanza per la verifica di tutti gli adempimenti contrattualmente previsti in tema di pulizia ed igiene, alzare la voce per farsi sentire, per impedire che i cittadini paghino per un servizio scadente, ma principalmente per tutelare l’igiene pubblica ed il decoro urbano di questa città, ricorrendo alle forme di pressione previste dal contratto, che contemplano sanzioni,  ma anche  l’esecuzione di quanto non fatto adeguatamente  a spese della società.