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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A cura di Blog Collettivo

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Green economy e offerte di azioni: riflettere sulle convenienze

Green è bello. Ultimamente si fa un gran parlare di fotovoltaico, eolico, biogeneratori, e in generale della Green Economy. Negli anni Novanta ci fu la moda della New Economy, in cui si improvvisarono speculatori anche piccoli risparmiatori in preda alla smania del trading. Sgonfiatasi l’euforia della bolla tecnologica, si contarono numerose vittime. Senza poter entrare nel merito della bontà dell’offerta di vendita e quotazione della Enel Green Power, per cui occorrerebbe un’analisi più approfondita, posso, tuttavia, provare a fornire ai potenziali risparmiatori alcuni spunti di riflessione, che potrebbero supportarli nel processo decisionale.

Green è bello. Ultimamente si fa un gran parlare di fotovoltaico, eolico, biogeneratori, e in generale della Green Economy. Negli anni Novanta ci fu la moda della New Economy, in cui si improvvisarono speculatori anche piccoli risparmiatori in preda alla smania del trading. Sgonfiatasi l’euforia della bolla tecnologica, si contarono numerose vittime. Senza poter entrare nel merito della bontà dell’offerta di vendita e quotazione della Enel Green Power, per cui occorrerebbe un’analisi più approfondita, posso, tuttavia, provare a fornire ai potenziali risparmiatori alcuni spunti di riflessione, che potrebbero supportarli nel processo decisionale.

Il primo suggerimento per il risparmiatore è quello di evitare di prendere in considerazione l’offerta Enel Green Power in modo a sé stante rispetto alla propria situazione patrimoniale, alla conoscenza dei mercati finanziari, alla capacità di sopportare anche psicologicamente le perdite potenziali derivanti dall’investimento in azioni.

Decidere l’adesione ad una qualsiasi offerta di quotazione in Borsa chiedendosi solo se si faccia un affare aderendovi, risulta un approccio con notevoli limiti, forse meno razionale del comportamento del giocatore al tavolo del casinò. A monte della scelta se partecipare o meno ad una quotazione in Borsa ci sono altri quesiti a cui si dovrebbe rispondere. Eccone alcuni:

  • investendo nelle azioni Enel Green Power, quale diventa il peso della componente azionaria sul totale dei miei risparmi?
  • I miei risparmi complessivi sono investiti in modo sufficientemente diversificato? Detto in altri termini, sto mettendo tutte le uova nello stesso paniere?
  • Da quali settori economici è composta la componente azionaria del mio portafoglio attuale?
  • Quale obiettivo mi aspetto di realizzare con la somma da investire in Enel Green Power?
§  Sono sicuro che questa somma non sia necessaria nel breve termine?

§  Conosco le potenziali oscillazioni dei titoli azionari?

Solo dopo aver dato risposta alle domande sopra elencate, il risparmiatore può tentare di valutare la bontà della società Enel Green Power.

Utilizzo il termine tentare non a caso. L’analisi del valore equo di un titolo azionario costituisce il lavoro quotidiano degli analisti finanziari, che esercitano di solito questa attività in società di brokeraggio finanziario ed emettono regolarmente giudizi (rating) sulle varie società quotate in Borsa. Spesso gli analisti commettono errori di valutazione da imputare non solo a mancanza di abilità di alcuni, ma soprattutto alla notevole difficoltà di prevedere l’andamento futuro delle società che analizzano.

Voglio arrivare a dire che se per l’analista di professione individuare le azioni vincenti è un lavoro difficile, per il piccolo risparmiatore è quasi impossibile. I risparmiatori non professionisti che raccontano di aver ottenuto lauti guadagni investendo sui singoli titoli, si dividono in due categorie: i mitomani e i fortunati. Molti sono invece i piccoli risparmiatori che, dopo aver preso le cosiddette batoste, non hanno proprio tutto l’interesse ad andare in giro a vantarsene.

In conclusione, vale la pena soffermarsi sulla tipologia di quotazione in Borsa di Enel Green Power. Non si tratta di una quotazione con aumento di capitale, ma mediante una vendita di azioni da parte della società controllante Enel, che cede circa un terzo al mercato. La domanda con cui chiudo è: se Enel Green Power ha enormi potenzialità di crescita e apprezzamento, perché Enel dovrebbe venderla ora con un’operazione lampo di due settimane?

*Consulente finanziario indipendente

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