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Il caso Tedesco: cerino acceso per il Pd, ovvero i danni dell'opportunismo

Alberto Tedesco, senatore eletto dal Pd, rischia l’arresto. Nei giorni scorsi l’esponente socialista è stato ascoltato per sette ore dai magistrati di Bari che al termine dell’interrogatorio hanno confermato la richiesta di misure cautelari nei suoi confronti. Non si sa come finirà, ma possiamo provare a immaginarlo. Tedesco ha dichiarato che chiederà all’aula del Senato di dare l’assenso alle decisioni dei suoi accusatori. C’è qualche precedente. Anni fa la Camera discusse una analoga richiesta rivolta contro l’on. Fitto e anche in quel caso il deputato chiese all’aula di dare via libera. L’aula non lo dette. C’è una consolidata tradizione del parlamento a rifiutare le richieste di arresto. Finora due soli parlamentari sono stati sanzionati, si tratta di Cuffaro e Previti, ma solo dopo una sentenza passata in giudicato.

Alberto Tedesco, senatore eletto dal Pd, rischia l’arresto. Nei giorni scorsi l’esponente socialista è stato ascoltato per sette ore dai magistrati di Bari che al termine dell’interrogatorio hanno confermato la richiesta di misure cautelari nei suoi confronti. Non si sa come finirà, ma possiamo provare a immaginarlo. Tedesco ha dichiarato che chiederà all’aula del Senato di dare l’assenso alle decisioni dei suoi accusatori. C’è qualche precedente. Anni fa la Camera discusse una analoga richiesta rivolta contro l’on. Fitto e anche in quel caso il deputato chiese all’aula di dare via libera. L’aula non lo dette. C’è una consolidata tradizione del parlamento a rifiutare le richieste di arresto. Finora due soli parlamentari sono stati sanzionati, si tratta di Cuffaro e  Previti, ma solo dopo una sentenza passata in giudicato.

La decisione di Tedesco è comprensibile dal punto di vista umano ma probabilmente tiene conto che difficilmente sarà accolta. Se non si sa ancora che cosa deciderà di fare il gruppo del Pd, è assolutamente certo  che il centro-destra si rifiuterà di concedere l’arresto del senatore piddino. Si creerebbe, infatti, un precedente che la destra non vuole. Tuttavia la decisione di Tedesco merita di essere apprezzata perché rivela la sua certezza di essere innocente. Del resto vivere con la spada di Damocle dell’arresto al termine del proprio mandato parlamentare non è facile. Quel che tuttora non si è capito è su quali basi i pm abbiano reiterato la proposta della custodia cautelare. E’ noto che l’arresto prima del processo può scattare quando l’indagato può inquinare le prove o può scappare. Né l’uno né l’altro caso sembrano configurarsi nel caso di Tedesco.

Se non è scappato finora è difficile che lo faccia successivamente, gli strumenti di indagine, fra cui le intercettazioni telefoniche, consentono di scoprire se sta modificando dolosamente il quadro delle prove. La richiesta di arresto dovrebbe essere una misura eccezionale. Vedremo nel corso degli eventi se  i magistrati hanno ragione o no nel descrivere una situazione che merita questo provvedimento traumatico. Il caso Tedesco si sposta tutto così all’interno del Pd. Che farà questo partito? Se rifiuterà l’arresto sarà accusato di doppiopesismo, cioè di essere colpevolista con i berlusconiani e innocentista con i propri iscritti. Se accetterà l’idea dei magistrati sarà accusato di aver abbandonato un proprio dirigente. E’ vero che Tedesco si è dimesso dal gruppo del Pd ma è questo il partito che lo ha  eletto.

In altra situazione la scelta sarebbe difficile ma non impossibile. Basterebbe che i commissari del Pd nella Giunta per le autorizzazioni  decidano se esiste nell’atteggiamento dei pm un fumus persecutionis  o no. Finora non si è capito e questo non  aiuta l’orientamento della pubblica opinione. C’è tuttavia un dato politico che la vicenda di Tedesco porta alla luce. Non è un mistero che la situazione di conflitto di interesse in cui era Tedesco fosse nota a tutti, compreso il presidente Vendola. Non è un mistero che alcuni suggerirono l’inopportunità di quella nomina alla guida dell’assessorato alla Sanità. Invece la politica spesso ignora quelle regole che potrebbero metterla al riparo da guai maggiori. Non sappiamo dove andrà Tedesco anche nel caso che il Senato rigetti la richiesta di arresto. Sappiamo solo che sia lui sia il suo partito si sono cacciati in un bel guaio che avrebbero potuto evitare. Oggi molti a sinistra fingono di non conoscere Tedesco. E’ la fine ingloriosa di una brutta storia e di contorsioni viziate dall’opportunismo.

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