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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Lassù (in via de Leo) nessuno ci ama. E ce lo dimostrano

Che in via de Leo numero 3, sede dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi non ci amino, ce ne eravamo accorti da tempo. Non ce n’eravamo stupiti, anzi! Convinti come siamo che il ruolo della stampa non è quello di essere amata, soprattutto dagli inquilini del Palazzo, dai potenti in genere, ma soltanto quello di svolgere in piena e totale indipendenza il proprio mestiere d’informare, ce ne eravamo fatta una ragione.

Che in via de Leo numero 3, sede dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi non ci amino, ce ne eravamo accorti da tempo. Non ce n’eravamo stupiti, anzi! Convinti come siamo che il ruolo della stampa non è quello di essere amata, soprattutto dagli inquilini del Palazzo, dai potenti in genere, ma soltanto quello di svolgere in piena e totale indipendenza il proprio mestiere d’informare, ce ne eravamo fatta una ragione.

Non avevamo protestato (e ne avevamo il diritto) ma avevamo denunciato la circostanza, quando la società di basket che fa capo al presidente Ferrarese, e che ne ha decretato il successo elettorale, ha negato al nostro giornale l’accredito stampa al palazzetto dello sport, dopo averlo concesso ad un centinaio di altre persone che non si sa cosa c’entrino con l’informazione, e la decisione di negarci l’accredito, ci è stato detto da autorevole fonte, che sicuramente ha mentito, venne presa direttamente dall’inquilino numero uno di via de Leo.

Né ci è passato per l’anticamera del cervello di lamentarci per la decisione della Provincia di escludere la nostra testata (che non solo, come tutti i giornali, è registrata in Tribunale, ha una regolare redazione ed un direttore responsabile, ma possiede anche l’iscrizione al Roc) dalla recente campagna pubblicitaria sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Sicuramente ci sarà stata una regolare gara di appalto e, come per il logo del “Filia Solis”, tutto è avvenuto alla luce del sole e si è scelto il meglio del meglio.

Insomma, capiamo tutto. Non capiamo invece, anche se ci diverte, quando la piaggeria raggiunge livelli di comicità. Basta andare a leggersi il bando dell’appalto (anche questo non costruito su misura) per l’affidamento della gestione dell’ufficio stampa della provincia per i prossimi due anni. Noi pensiamo che si tratti di un incarico che debba essere affidato ad un giornalista professionista, ben laureato, che conosca le lingue, scelto tra i più referenziati e apprezzati sul territorio per la responsabilità che spetta ad una simile delicata funzione, così come accade ovunque in Italia.

Così come riteniamo che il servizio dell’ufficio stampa debba essere disgiunto da quello che effettua quotidianamente la rassegna stampa, i sondaggi o il marketing. Si tratta di funzioni diverse e che richiedono particolari e specifiche professionalità. Ma se a via de Leo vogliono così, così facciano, soprattutto se gli interessati non protestano, come invece è accaduto nei giorni scorsi in analoga circostanza per l’Università di Bari. E l’opposizione politica? Meglio lasciarla perdere: non ha esempi di buon governo di cui menar vanto.

Ci diverte invece leggere sul bando di gara che dall’elenco a cui l’ufficio stampa deve far pervenire i suoi comunicati manca nella lista delle testate “online”, ossia i giornali del futuro, quelli senza carta ma con le notizie, le informazioni e i commenti, proprio la nostra. Così non siamo per l’ennesima volta nell’elenco di via de Leo. Mentre negli elenchi dei periodici o delle tv locali compaiono testate che non esistono (a noi risultava sul mercato esserci una “Agenda Brindisi” e non una “Agenzia Brindisi”), o sono semi clandestine, oppure  testate giornalistiche denominate autonomamente, pur di proprietà dello stesso editore e aventi tutte unica redazione, esclusivamente per occupare più canali televisivi. Ignoranza, malafede o che altro?

Insomma, signori di via de Leo, abbiamo capito che nei vostri cuori non ci possiamo stare, siamo orgogliosamente e “antropologicamente” diversi. Ma pensare che, semplicemente depennandoci da qualche vostro elenco, possiate impedire che ci si interessi di voi è semplicemente puerile.

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